Città metropolitana: presentate le liste, nei partiti inizia la conta. M5S e FdI sul filo | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Città metropolitana: presentate le liste, nei partiti inizia la conta. M5S e FdI sul filo del rasoio

area-metroLa corsa alla poltrona. Anche se non ci sono indennità, il potere politico dell’area metropolitana, che nascerà con il voto del prossimo 5 ottobre, è ampio: nel nuovo consiglio che sostituirà la Provincia di Roma, infatti, si deciderà la sorte dei rifiuti, la regolamentazione del cemento, si parlerà di piani di mobilità. E uno scranno in questa assise darà il peso specifico delle correnti, visto che a votare saranno solo sindaci e consiglieri in carica dei 121 Comuni del territorio.

Palma del partito fratricida al Pd. Come sempre i dem riescono a creare uno psicodramma quando si tratta di liste e posti. C’erano volute tre ore, condite dalla giusta dose di tensione, per comporre un elenco da presentare entro oggi. Poi la sorpresa saltano dei nomi. Il segretario regionale Melilli che si affanna a spiegare come gli equilibri non siano cambiati, gli scontenti che partono alla carica. Ci vorrà la direzione regionale, convocata per martedì 23 alle ore 16.30 a Sant’Andrea delle Fratte, per riportare i dissidenti nei ranghi. Per capire l’aria che si respira basta leggere la nota dell’ex assessore all’Urbanistica e oggi parlamentare Roberto Morassut: “Il Pd è un partito di tribù”. Pd Lazio resta sull’orlo di una crisi di nervi. Un tutti contro tutti via agenzie di stampa e i social network. Con Melilli che no ci sta a passare per burocrate e pensa a lasciare i dem laziali.

Non si respira aria migliore nel Nuovo centrodestra. A guidare la lista dei 12 candidati è Marco De Carolis, sindaco di Monte Compatri. Su questa scelta ha mostrato apertamente i suoi malumori il consigliere comunale Marco Pomarici, che teneva a quel posto e oggi cerca di capire come far pesare la sua preferenza, che vale più di 9 punti. Gli alfaniani temono che questa mossa possa spaccare l’area del coordinatore romano Gianni Sammarco, ma i bene informati sono convinti che lo strappo si ricucirà. Anche perché il ministro Lorenzin ha già mandato i suoi in avanscoperta. Gli altri nomi sono: Alessia Flamini, Danilo Fontana, Mario Gatta, Massimiliano Mastracci, Fabio Pochesci, Alessandro Priori, Angelo Stefani, Antonino Bruzzano, Attilio Cornacchia, Ubaldo D’Alessio.

Forza Italia invece candida Giovanni Basili, Mario Cacciotti, Michelino Conti, Ignazio Cozzoli, Ilaria De Santis, Claudio Dell’Uomo, Lucia D’Offizi, Carlo Eufemi, Mario Galli, Massimiliano Giordani, Luigi Lupo, Chiara Napoleoni, Edy Palazzi, Andrea Proietti, Valentino Prosseda, Marco Rolloni, Dario Rossin, Eligio Rubeis, Giovanni Scarabotti, Giovanni Sirini, Maurizio Spacagno, Stefano Spaziani, Giulio Verdirosi, Andrea Volpi. Qui la partita è tra due pesi massimi come Eligio Rubeis, primo cittadino di Guidonia, e Mario Cacciotti da Colleferro. Entrambi avevano negato le mire sulla nuova assise, per confermare la regola che negare, in politica, equivale a un’ammissione di candidatura. Tutti e due espressione dell’area che fa riferimento all’europarlamentare Antonio Tajani, rischieranno di rubare voti l’un l’altro. Cosa che non preoccupa i forzisti, sicuri di conquistare almeno sei seggi e pronti a rivendicare il ruolo di vicesindaco per gli amministratori dei territori.

Presente anche FdI. ‘Territorio e Partecipazionè è la lista presentata anche con il contributo di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale. Aderiscono a questa amministratori provenienti dal movimento e esponenti civici dell’Area Metropolitana. La lista è guidata da Fabrizio Ghera Capogruppo in Campidoglio e dal Portavoce provinciale del partito Marco Silvestroni consigliere comunale di Albano Laziale. Lo comunica FdI in una nota. «Tra gli esponenti più noti certamente il presidente dell’Anci Lazio Fabio Fiorillo e il capogruppo del comune di Guidonia Montecelio Alessandro Messa. Sono rappresentati al suo interno i comuni delle diverse fasce demografiche con uomini e donne provenienti dal mondo delle civiche», continua il comunicato. «Il nostro giudizio politico sulla legge Delrio è fortemente negativo – dichiara Marco Silvestroni Portavoce Provinciale FdiAN. – Essa svuota le Province di competenze e risorse, senza avere il coraggio di abolirle se non nell’espressione del voto dei cittadini, producendo un meccanismo di elezione indiretta in cui un pezzo di classe politica elegge una parte di sè stessa senza alcun mandato popolare. Un quadro aggravato nelle Città Metropolitane dal fatto che il sindaco del capoluogo, Marino, diventa automaticamente sindaco metropolitano, estendendo la propria giurisdizione su territori in cui non è stato mai votato».

Ieri, con il Pd, era toccato a Sel. Oggi invece sul filo di lana arriva anche la squadra a Cinquestelle. Alla fine anche il M5S è riuscito a presentare la sua lista per la città metropolitana, dopo giorni di lavoro e anche le ultime ore utili trascorse davanti a Palazzo Valentini per radunare le ultime sottoscrizioni necessarie. In aiuto dei pentastellati, proprio stamane sono arrivate anche le firme dei tre consiglieri capitolini: il radicale della Lista Marino Riccardo Magi, il capogruppo della lista Marchini Alessandro Onorato e, last minute, il coordinatore della maggioranza capitolina Fabrizio Panecaldo (Pd). Momenti di attesa ‘sul filò per i rappresentanti del Movimento 5 stelle di Roma e provincia, che sono stati raggiunti anche dal parlamentare Alessandro Di Battista. Magi ha parlato di «un supporto democratico per consentire la partecipazione». «Abbiamo sottoscritto la lista per amore della democrazia – ha aggiunto Onorato – Quando ci hanno chiamato dicendo che non avrebbero raggiunto il quorum abbiamo deciso di firmare la lista del M5S anche se non la voteremo». In lista ci sono: Capobianco Angelo, Checchi Marilena, De Sisti Daniele, Dessì Emanuele, De Vito Marcello, Galati Andrea, Manunta Matteo, Menditto Dario, Mercanti Federica, Novelli Valerio, Pucci Antonio, Stefano Enrico. «Abbiamo presentato la lista ce l’abbiamo fatta – ha detto uscendo da Palazzo Valentini la consigliera Virginia Raggi, delegata di lista -. Il primo grosso scoglio è stato superato. Le ultime due firme sono arrivate alle 11.52 di questa mattina, a otto minuti dalla scadenza della presentazione. Sono 32 i consiglieri di altri partiti o liste civiche che aderendo all’appello di Beppe Grillo ci hanno aiutato a presentare la lista senza volere nulla in cambio».

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