Oriana Fallaci non avrà la sua strada a Roma: mozione bocciata dall'aula Giulio Cesare | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Oriana Fallaci non avrà la sua strada a Roma: mozione bocciata dall’aula Giulio Cesare

oriana fallaciCon 18 voti contrari, 14 favorevoli e 2 astenuti, l’Aula Giulio Cesare boccia la mozione presentata dal consigliere Ncd, Marco Pomarici, per l’intitolazione di una strada alla giornalista Oriana Fallaci, e firmata inizialmente da tutti i gruppi capitolini. A votare contro Pd e Sel (che prima del voto ha ritirato la firma) a causa di una frase contenuta all’interno della mozione: “Le intuizioni della giornalista sul pericolo di una deriva islamica si sono puntualmente avverate. Secondo la scrittrice fiorentina – si legge nella mozione – staremmo assistendo ad un pianificato tentativo del mondo musulmano di islamizzazione dell’Occidente, basato su quelle che, a suo parere, rappresentano le strutture portanti del Corano”.

“Siamo ovviamente d’accordo all’intitolazione di una strada a Oriana Fallaci ma all’interno della mozione presentata c’è un riferimento all’islamizzazione dell’Italia – ha spiegato il capogruppo di Sel, Gianluca Peciola – e il testo aveva un contenuto di odio ideologico verso l’Islam che non ha nulla a che fare con il radicalismo di alcune minoranze”.

“Abbiamo bocciato la mozione perché c’erano un paio di incisi nel testo della mozione che avrebbero potuto creare problemi – ha aggiunto il coordinatore di maggioranza, Fabrizio Panecaldo – Ci sono apparsi pesanti. Ma abbiamo già depositato un ordine del giorno, che voteremo a fine della seduta di oggi, per intitolare una strada ad Oriana Fallaci. Vedremo se l’opposizione lo voterà”.

“Credo nel tentativo del mondo estremista musulmano di islamizzare l’Occidente e allo stesso tempo il mio Paese che si chiama Italia e che io difenderò fino alla morte. Oriana Fallaci è stata profetica – ha commentato Pomarici subito dopo la bocciatura – e tutto quello che ha scritto ora si sta avverando. Il Pd, dilaniato ancor più al suo interno si è ritrovato nel votare contro un documento che esprime il pensiero della stragrande maggioranza dei cittadini italiani e romani”.

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