Spallanzani, Zingaretti: "E' un punta di diamante su cui scommettere" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Spallanzani, Zingaretti: “E’ un punta di diamante su cui scommettere”

spallanzaniIl presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha visitato questa mattina l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive ‘Lazzaro Spallanzanì di Roma. Il governatore, accompagnato dal coordinatore della cabina di regia sulla sanità Alessio D’Amato, è stato accolto dal direttore scientifico Giuseppe Ippolito e dal commissario straordinario Valerio Fabio Alberti. «Lo Spallanzani – ha detto Alberti – è una struttura unica in tutto il Paese che ha più anime: una locale, perchè serve Roma e il Lazio e poi un’anima nazionale e internazionale. Abbiamo in carico circa 15 mila pazienti, e ci riconfermiamo come presidio indispensabile per il contrasto alle malattie infettive come Aids, Tbc e malaria. Stiamo attraversando una fase di riorganizzazione importante: l’accorpamento Ifo-Spallanzani, come detta il progetto regionale, che può essere foriera di grandi risultati e di sviluppo di realtà che già hanno una grande tradizione, ma che ora possono avere la possibilità di rilanciarsi». «Mi scuso se sono arrivato qui solo dopo oltre un anno – ha affermato Zingaretti – ma questa è una visita importante perchè avviene in un momento di innovazione e di cambiamento del nostro sistema sanitario di cui lo Spallanzani è e sarà una delle punte di diamante. Lo Spallanzani è una di quelle strutture su cui bisogna e vogliamo scommettere».

Nel corso della conferenza stampa al termine della visita, alcuni rappresentanti sindacali della struttura sanitaria hanno lamentato a Zingaretti le criticità dello Spallanzani, in particolare la carenza del personale, i turni troppo lunghi e il precariato. «Ogni mille operatori che ogni anno escono dal nostro sistema sanitario – ha spiegato in replica Zingaretti – ne rientrano solamente 100, e questo ha provocato un crollo degli operatori sanitari di circa 7.500-8.000 unità in questi otto anni di commissariamento. Solo grazie alla credibilità riacquisita nei confronti del Governo quest’anno il limite del turn over è passato dal 10 al 15%, e ora abbiamo chiesto all’esecutivo, se nel 2014 i conti torneranno, e stanno andando bene, e così anche l’anno prossimo, di togliere completamente il blocco del turn over a dicembre 2015». Inoltre, riguardo ai precari, «a dicembre 2013 insieme ai sindacati abbiamo siglato il rinnovo per tutto il 2014 e stretto un accordo in cui si dice che appena avremo il decreto del Governo che darà la possibilità di fare contratti con scadenza a 36 mesi il Lazio sarà la prima Regione ad avviarli».

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