Mobilità, a parole il Campidoglio dichiara guerra al traffico: dal 2017 arrivano i bonus per la ztl
Roma dichiara guerra al traffico con l’anello ferroviario, una vasta porzione del territorio della Capitale, dal 2017 ‘sorvegliato specialè da varchi elettronici ed accessi regolamentati con bonus mobilità, una sorta di pacchetto ingressi in stile Ecopass di Milano. Il Campidoglio vuole dire addio ad ingorghi ed imbottigliamenti, uno dei problemi più sentiti dai cittadini, e lancia il nuovo piano generale del traffico urbano (Pgtu): obiettivo un centro sempre più a misura di pedoni e una Capitale con meno auto e più bici. L’ambizione del piano, approvato oggi dalla giunta capitolina, è quella di far cambiare abitudine ai romani, convincendoli a lasciar a casa le quattro ruote preferendo il trasporto pubblico – che in tre anni, assicurano dal Campidoglio, dovrà essere potenziato – e una mobilità ‘smart’ all’insegna della condivisione: dal car-sharing al bike-sharing. E ruolo chiave in questo progetto è il bonus mobilità. »Il nuovo Pgtu – spiega l’assessore ai Trasporti di Roma Capitale Guido Improta -, per quanto riguarda le misure di regolazione, prevede che entro il 30 giugno 2016 sarà installato un presidio elettronico analogo a quello che esiste in altre città europee, a partire da Londra. Il bonus mobilità scatterà dal 1 gennaio 2017. Non si tratta di un ticket per entrare nell’anello ferroviario e non ci saranno casellanti o caselli. Il nostro obiettivo non è fare cassa. Vogliamo invece cambiare i comportamenti dei cittadini«. »Riteniamo che al diritto alla circolazione – aggiunge -, che non è più agibile, si debba sostituire quello alla mobilità. Per questo da gennaio 2017 sarà avviata una sperimentazione. Monitoreremo il comportamento della persone, ipotizzando uno strumento tecnologico per farlo, forse un telepass o un altro tipo di tecnologia. Tutto sarà gestito in via telematica. Non vogliamo stravolgere la vita delle persone ne mettere sotto controllo due milioni e mezzo di cittadini. E se qualcuno vuole usare la macchina sette giorni su sette potrà farlo. Ma così saprà che procurerà un danno. Quindi fino ad un certo punto, fino a quando il suo bonus mobilità lo permetterà, lo potrà fare ma poi ipotizziamo che sarà penalizzato anche in modo economico in un modo simile a quanto avviene oggi con i varchi ztl«. Il piano, però, non convince Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini in Campidoglio: »Con la scusa della mobilità sostenibile, Marino prova a fare il nuovo sacco di Roma. Mettere dei varchi lungo l’anello ferroviario e chiedere un pedaggio a tutti i cittadini romani mentre si continuano a tagliare le linee del trasporto pubblico è da irresponsabili: non lo permetteremo«. All’attacco anche l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno: »Nonostante le proteste che dal web e dai quartieri di Roma si sta elevando contro l’idea di mettere un ticket per entrare nella città, la giunta Marino ha approvato oggi il Piano sul Traffico che contiene proprio questa misura. Questo non è decisionismo, è solo arroganza del potere e fallimento progettuale«. Ma altre novità sono in arrivo nei prossimi anni anche per quanto riguarda la circolazione all’interno della Fascia verde: blocco permanente per i veicoli Euro 0 da novembre 2015, stop alle auto Euro 1 a benzina ed Euro 2 a diesel da novembre 2016, e blocco delle Euro 2 a benzina e Euro 3 a diesel da novembre 2017. Tra i punti cardine del nuovo pgtu le zone a emissione zero nel centro storico, e quindi off-limits a tutti i veicoli, il potenziamento del trasporto pubblico locale (più linee tram e metro C che, promette Improta, »dovrà andare entro il 2017 oltre la stazione San Giovanni«), la riduzione dei parcheggi sulle arterie principali della Capitale per fluidificare il traffico, la creazione di isole ambientali e l’aumento dei nodi di scambio sul Gra. Tra gli obiettivi del piano quello di incrementare sostanzialmente l’uso del trasporto pubblico – si stima un aumento di 6 punti percentuali, dal 28,9% al 34,8%. L’aumento dei passeggeri del tpl stimato è di oltre 34mila spostamenti nell’ora di punta della mattina – e ridurre l’uso dell’auto di quasi 7 punti percentuali (dal 50% al 43,3%, con una riduzione di oltre 38mila spostamenti in auto, nell’ora di punta della mattina). Secondo le simulazioni fornite dall’assessorato alla Mobilità i benefici economici del pgtu ammontano a circa 600 milioni di euro l’anno.
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