Italvolley, inizia domani a Roma il mondiale in rosa. Obiettivo Milano per le fasi finali | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Italvolley, inizia domani a Roma il mondiale in rosa. Obiettivo Milano per le fasi finali

italvolley rosaObiettivo Milano. In casa Italia il coro è unanime: il traguardo minimo che le azzurre di Bonitta dovranno centrare nel campionato del mondo di pallavolo che prenderà il via domani è di raggiungere la fase finale in programma al Forum di Assago dall’8 al 12 ottobre. In mezzo c’è un lungo cammino per l’Italia che partirà domani dal PalaLottomatica di Roma (dove le azzurre disputeranno la prima fase), contro la modesta Tunisia. «Vincere il mondiale è tosto, sarà un mondiale lungo – spiega la capitana Francesca Piccinini -. Il nostro obiettivo in questo momento è arrivare a Milano, fare il nostro gioco e giocare ogni palla come se fosse l’ultimo punto e poi credere nei sogni, perchè si avverano». Le fanno eco le altre: «arriviamo a Milano, poi vediamo una cosa per volta», dicono Paola Cardullo, che come la Piccinini è una delle reduci di quell’Italia che vinse il torneo nel 2002, e Valentina Diouf che nella città meneghina c’è nata ventuno anni fa da padre senegalese e madre italiana («abito a 15 minuti dal Forum», ricorda). La seconda era di Bonitta (c’era lui alla guida nel 2002), infatti, è caratterizzata da un mix di giovani e meno giovani. «Io faccio parte delle vecchie – scherza la Cardullo, al quarto mondiale -. Abbiamo un mix giusto, l’esperienza da una parte e la gioventù dall’altra». Per la Piccinini è come se fosse la prima volta: «è emozionante, anche se è il mio quinto mondiale è come se fosse il primo. Poi giocarlo qui in Italia ha un altro sapore. Non vediamo l’ora di scendere in campo e di avere un giocatore in più: il pubblico». Visto quanto accaduto tra gli uomini, dove la Polonia è stata trascinata dal tifo di casa fino alla vittoria in finale sul favorito Brasile, anche qui si confida sui sostenitori nostrani. «Sono emozionata, la carica che c’è nell’aria è forte – dice la Diouf -. Contiamo tantissimo nel pubblico, perchè per le avversarie venire a giocare in un palazzetto pieno che tifa per noi è impegnativo e per noi è una spinta in più». «In Polonia il seguito è stato eccezionale, spero si possa ripetere qui – auspica la Cardullo -. Alle volte si pensa che ‘il pubblico è il settimo giocatore in campò sai una cosa detta tanto per dire, ma lo è veramente». «Siamo felicissime di iniziare, questi ultimi giorni sono stati infiniti e ovviamente non vediamo l’ora di scendere in campo», rivela Antonella Del Core. Nonostante l’estate travagliata dagli infortuni le azzurre vogliono fare bene. «La squadra è più che pronta per affrontare il mondiale e perchè no, riprendersi qualche cosa che le è stato tolto», assicura la Cardullo. «Non ci creiamo alibi», aggiunge la capitana. La Russia campione in carica, il Brasile bicampione olimpico, gli Stati Uniti e la Cina sembrano avanti a tutti. «Tutti davano per scontato che il maschile lo vincesse il Brasile – ricorda però la Del Core -, insomma a parole e sulla carta siamo tutti bravi ma è sul campo che dobbiamo dimostrarlo». La motivazione c’è. Alla vigilia dell’esordio di un torneo che debutta in Italia (che ha già ospitato due volte il maschile) toccare temi come quello di Ghoncheh Ghavami, l’avvocatessa irano-britannica arrestata dalla polizia iraniana perchè voleva assistere a una partita di pallavolo maschile tra Iran e Italia, è sconsigliato. Alla Piccinini dicono di non rispondere sull’argomento. Meglio restare concentrati sul volley, quello giocato. Oggi a fare visita alle ragazze c’era il presidente Fipav, Carlo Magri: «Andare fra le prime sarebbe un successo che da un pò l’Italia non ottiene. Non mi nascondo, questa squadra ha un grosso avvenire: speriamo che cominci da adesso».

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