Coppa Italia, Genny a' Carogna non risponde al gip sulla presunta trattativa | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Coppa Italia, Genny a’ Carogna non risponde al gip sulla presunta trattativa

Davanti al gip si è avvalso della facoltà di non rispondere Gennaro De Tommaso, detto Genny ‘a Carogna, il capo ultras del Napoli finito agli arresti domiciliari lunedì scorso nell’ambito dell’inchiesta sulle violenze del 3 maggio scorso, giorno della finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli. Quello che doveva essere l’interrogatorio di garanzia dell’indagato, si è tenuto nel carcere di Regina Coeli davanti al gip Rosaria Monaco ed al pm Eugenio Albamonte. Il difensore di De Tommaso, Giovanna Castellano, impugnerà l’ordinanza di custodia presso il domicilio davanti al tribunale del riesame. Genny ‘a Carogna è accusato di essere stato «leader e istigatore di violenze» che avvennero prima dell’inizio della partita: in particolare, di aver capeggiato un gruppo di un centinaio di napoletani concentrati in piazza Mazzini con fumogeni e petardi nell’intenzione, secondo l’accusa, di tendere agguati a tifosi della Fiorentina. Tra l’altro deve rispondere anche di violazione della norma sull’esposizione di striscioni e cartelli incitanti alla violenza, per aver indossato la maglietta recante la scritta «Speziale libero». Speziale è l’ultrà catanese accusato della morte dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, avvenuta nel 2007 prima del derby Catania- Palermo.

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