Omicidio Ciro Esposito, ancora un referto su De Santis: "Ferito al fianco, arma dei supporter del Napoli" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Omicidio Ciro Esposito, ancora un referto su De Santis: “Ferito al fianco, arma dei supporter del Napoli”

de santisLe ferite da arma da taglio sul corpo di Daniele De Santis, all’addome e ai fianchi, erano già state refertate e medicate a Regina Colei l’8 maggio, 5 giorni dopo i fatti di violenza di Tor Di Quinto. Ferite, è convinta la Procura, causate da un coltello che era dei tifosi napoletani, tra loro anche Ciro e Alfonso Esposito. Una matassa difficile da sbrogliare quella che si dipanò nel viale di Tor di Quinto il 3 maggio nel pre partita della finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli, una violenza sfociata con i colpi partiti dalla pistola di De Santis che raggiunsero anche Ciro Esposito che morì dopo settimane di agonia. Anche nella giornata in cui era fissato l’incidente probatorio, subito rinviato al 3 maggio, sono arrivate novità: in base a quanto emerge dai documenti, ora posti sotto sequestro dalla Procura di Roma, le ferite da arma da taglio sul corpo di De Santis vennero refertate già l’8 maggio dal personale medico del carcere di Regina Coeli. Nell’istituto di pena romano De Santis venne sottoposto a visita medica intorno alle 10 dell’8 maggio: i medici refertano e annotano nel diario clinico «ferite da taglio ai fianchi» nonchè «una ferita lacerocontusa alla fronte» per la quale furono applicati dei punti. Daniele De Santis era giunto nel reparto clinico del carcere il giorno prima per essere sottoposto ad interrogatorio di garanzia. In precedenza era stato ricoverato al Gemelli e per poche ore, e per motivi di sicurezza, al Policlinico Umberto I ma in nessuno di questi due ospedali gli erano state refertate, stando ai documenti ufficiali, ferite da arma da taglio che invece furono poi riscontrate anche dai medici dell’ospedale Belcolle di Viterbo il 25 giugno (giorno in cui De Santis viene trasferito nella struttura dopo la morte di Ciro Esposito) che le medicarono. Dai documenti medici emerge che De Santis al Gemelli venne sottoposo ad una Tac da cui i medici riscontrano una serie di fratture, di cui una molto grave ad una caviglia, che renderà necessario l’intervento chirurgico. Dalle carte delle indagini novità anche sul coltello che sarebbe stato utilizzato per colpire l’ultrà romanista. Per i pm l’arma trovata nella zona della rissa apparterrebbe al gruppo di napoletani che prese parte alla prima fase dei disordini, tra loro Ciro e Alfonso Esposito e Gennaro Fioretti. Infatti nel capo di imputazione formulato a carico dei tre i pm contestano, oltre al concorso in rissa, «l’aver portato in luogo pubblico un coltello a serramanico di colore argento con manico in simil legno». Su quest’arma il Racis, ha individuato tracce ematiche del solo De Santis. E secondo la perizia del Racis De Santis «sopraffatto dagli aggressori», e solo dopo essere stato accoltellato, punta la pistola contro i napoletani e fa fuoco. Nulla di fatto, intanto, nell’udienza dell’incidente probatorio. Per l’assenza di alcuni periti, impegnati all’ estero, l’atto istruttorio irripetibile è stato aggiornato al prossimo 3 ottobre. All’udienza erano presenti i genitori di Ciro Esposito e al termine dell’udienza la madre, Antonella Leardi, che al termine dell’udienza ha abbracciato, per dare un segnale distensivo, i difensori di Daniele De Santis, l’ultrà romanista accusato dell’omicidio del figlio. «È stata un’udienza tecnica – ha detto la Leardi -. Un viaggio inutile da Napoli? Ne abbiamo fatti tanti, non importa. Ogni volta comunque è sempre presente il dolore per quanto accaduto».

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