Piano di rientro, Scozzese: "Per il tpl aspettiamo le decisioni del governo" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Piano di rientro, Scozzese: “Per il tpl aspettiamo le decisioni del governo”

“Confidiamo che insieme alla Regione e agli altri attori del tavolo interistituzionale si trovi la soluzione per i fondi del Trasporto pubblico locale, per partire così con la programmazione per il 2015». Lo ha detto l’assessore al Bilancio di Roma Capitale Silvia Scozzese, intervenendo stamattina nella commissione capitolina Bilancio, interpellata dal consigliere Ignazio Cozzoli (Alleanza Popolare Nazionale), in merito ai fondi per il Tpl, uno degli elementi accessori del piano di rientro previsto dal decreto cosiddetto «Salva Roma». A chi gli chiedeva se fosse praticabile il «prelievo» di 100 milioni di euro ad hoc dalla gestione commissariale di Roma Capitale, Scozzese ha risposto: «È un’ipotesi, poi però l’ultima parola non spetta a noi, ma al Mef». L’assessore ha poi ricordato: «Nelle nostre previsioni abbiamo immaginato di ricevere 140 milioni di euro dalla Regione Lazio per il Tpl, cifra già concordata, a cui andrebbero aggiunti altri 100 milioni di finanziamento strutturale. Un contributo che però per la Regione, visti gli oneri del commissariamento della sanità, è molto difficile da sostenere».

Dovremo avere la conclusione di tutti gli elementi accessori al piano di rientro previsto dal decreto Enti locali per la prossima settimana». Lo ha dichiarato l’assessore al Bilancio di Roma Capitale Silvia Scozzese, intervenendo oggi nella commissione capitolina Bilancio. «Per quanto riguarda gli extracosti da riconoscere a Roma Capitale – ha precisato – si sta concludendo la procedura del Copaff (Comitato per l’attuazione del federalismo fiscale, ndr), in modo tale da averne la quantificazione nei prossimi giorni». A chi gli chiedeva se la cifra riconosciuta dal Governo sarà di 110 milioni come richiesto dal Campidoglio, Scozzese ha replicato: «In linea di massima non dovrebbe discostarsi da quella cifra». L’assessore ha poi aggiunto: «Noi per prudenza immaginiamo sia così, poi potremmo fare una battaglia politica per convincere i parlamentari che in futuro forse qualcosa in più venga riconosciuto perché da anni Roma non riceve quanto deve ricevere».

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