Believe to be alive, a Roma tre giorni per lo sport paralimpico | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Believe to be alive, a Roma tre giorni per lo sport paralimpico

«Credi per essere vivo. È un messaggio semplice e diretto, che riesce a coniugare i valori della fede cristiana e quelli dello sport, e il senso più profondo dell’attività sportiva paralimpica. Nel corso degli anni, con lo sviluppo, la promozione e la diffusione dello sport paralimpico lo sguardo nei confronti degli atleti». Il presidente della Rai Anna Maria Taranatola (alla presenza tra gli altri del neo direttore di RaiSport Carlo Paris, del direttore comitato italiano Paralimpico Luca Pancalli e del presidente del coni Giovanni Malagò), ha ricordato il messaggio di pace di Papa Francesco illustrando oggi a Viale Mazzini Belive to Be Alive, la tre giorni che dal 3 al 5 ottobre nella capitale dedica allo sport paralimpico, attraverso il primo Italian Paralympic Award (venerdì 3 ottobre) e di cui il servizio pubblico è Media partner; l’incontro clou tra gli atleti e il santo padre in Sala Nervi sarà sabato 4 ottobre, ospiti: l’orchestra giovanile di Santa Cecilia, la ballerina Simona Atzori e l’artista ed atleta Annalisa Minetti e la giornata sportiva aperta a tutti in via della Conciliazione (domenica 5 ottobre dalle 8.30, con l’apertura della Fanfara dei Carabinieri, fino alle 17 si vivrà una vera palestra a cielo aperto). Ad aprire la serata di gala all’Hotel Hilton per la cerimonia della prima edizione del premio dedicato a coloro che hanno contribuito alla crescita del movimento paralimpico italiano: atleti affermati e giovani promesse, giornalisti, tecnici ed istituzioni. «’Belivè è credi, abbi fede, abbi fiducia in te stesso – fa notare Tarantola – in quanto Lo sport è la spinta all’autorealizzazione. Le giornate saranno seguite dalla Rai. la Rai diventerà sponsor di maglia, con Rai Sport che seguirà tutto l’anno le gare paralimpiche». Il presidente del Coni Giovanni Malagò rileva «da modesto imprenditore sportivo sono stato tra i primi ad investire nello sport paralimpico, dedicato ai disabili. Sono contento di aver seminato. La Rai nel 2016 trasmetterà le Olimpiadi e la Paralimpiadi da Rio De Janeiro. Nello sport bisogna essere due facce della stessa medaglia. Si deve fare sinergia. Avere un’unica bandiera. E servono anche gli stessi investimenti sugli impianti». Carlo Paris ha assicurato che tra le sue priorità da direttore quelle di raccontare anche altri valori dello sport non soltanto i ricchi e famosi, un invito ha svelato che gli era stato rivolto proprio dallo stesso presidente Tarantola e che lui ha raccolto: «è sempre stato il mio sogno che faccio questo mestiere da tanti anni. Ai nostri figli vorrei arrivassero i valori degli atleti in carrozzina o degli di chi ha avuto la forza di ricominciare. La Rai c’è stata, ma ci sarà sempre più a seguire gli sport paralimpici». Il presidente dell’Inail Massimo De Felice ricorda «dal 2010 2mila infortunati sul lavoro sono diventati sportivi e sono stati tesserati». Il presidente del Comitato Organizzativo di ‘Believe to be Alivè Franco Sciannimanico annuncia «stamattina la Presidenza della Repubblica ci ha insignito di una medaglia per il lavoro che stiamo svolgendo». «Credere nello sport mi ha cambiato la vita. Ora tocca a te», ricorda l’atleta Matteo Cavagnini. «Anche Rai News sarà in prima linea per trasmettere l’evento »Believe to be Alive«. Grazie allo sport sono riuscita a rinascere – dice l’atleta Oxana Corso, delle Fiamme Gialle -. Spero di trasmettere la voglia di gareggiare». Il presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli sottolinea: «Il mondo paralimpico è formato da tanti Oxana e Matteo e da tanti atleti disabili che non sanno ancora di esserlo. Oggi è importante ciò che la Rai sta facendo e farà. Per le Paralimpiadi di Londra la Rai è stato ricordiamo il secondo network al mondo per ore di trasmissione. Dobbiamo mostrare a tutti che è possibile rialzarsi dopo un incidente con lo sport. E per chi come me è cattolico è importante anche la fede. La tre giorni che vivremo credo ci abbia già arricchito di nuovi compagni di viaggio. Stiamo lavorando – conclude – col presidente Malagò affinchè possa avvenire la fusione col Coni senza esserne fagocitati».

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