Tari, Federconsumatori: in 4 anni la spesa dei romani sale del 12% | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Tari, Federconsumatori: in 4 anni la spesa dei romani sale del 12%

A Roma la spesa annua per la Tari 2014 di una famiglia di tre persone che vive in un appartamento di 100 mq è di 378 euro: 94,09 euro in più del dato nazionale che in media si attesta sui 283,91 euro. È quanto emerge dalla VIII Indagine nazionale del Centro Ricerche Economiche Educazione e Formazione Federconsumatori sui «Servizi e Tariffe Rifiuti». Nel campione delle 91 città capoluogo in cui è stata varata la Tari 2014, per un appartamento di 100 metri quadri con un nucleo familiare di 3 persone, l’aumento medio nel quadriennio 2010-14 è stato del 21,96%. Incremento che a Roma è del 11,83%. La capitale è undicesima nella classifica delle città più care, che vede in testa Cagliari con una spesa di 532 euro ed in coda Cremona con 136 euro di spesa annua per la Tari 2014. Nella classifica italiana Frosinone si posiziona tredicesima con 364 euro, seguono Rieri con una spesa per la Tari 2014 è di 325,40 euro. Viterbo è invece la città capoluogo più economica del Lazio: 215 euro per un appartamento di 100 mq con un nucleo familiare di 3 persone. Dalla VIII Indagine nazionale del Creef – Centro Ricerche Economiche Educazione e Formazione Federconsumatori sui «Servizi e Tariffe Rifiuti», risulta che al 30 settembre, termine ultimo per approvare i bilanci comunali, 91 città capoluogo su 106 hanno approvato i regolamenti della nuova Tari con le relative tabelle, le restanti, in diversi casi, hanno approvato solo i regolamenti, riservandosi di deliberare in un secondo momento gli importi; mentre il quadro della Tares 2013 è competo. Il ritardo con cui i comuni hanno definito la nuova Tari 2014 è parzialmente dovuto al ricambio di parte delle amministrazioni comunali avvenuto in seguito alle recenti elezioni amministrative. D’altra parte, la proroga al 30 settembre 2014 del termine entro cui approvare i bilanci comunali ha determinato un effetto di trascinamento non solo per la Tari ma anche per Tasi, Imu e addizionale Irpef. Federconsumatori denuncia come negli ultimi tre mesi dell’anno si siano condensate le scadenze dei pagamenti dei tributi sopra citati, con un enorme impatto sui bilanci delle famiglie. Anche la nuova Tari 2014, che ha sostituito la Tares, riflette una giungla tributaria in cui, a parità di condizioni, emergono forti differenze da città a città non solo in merito all’importo della tassa ma anche relativamente alla qualità del servizio e alla sostenibilità ambientale. Forti differenze si registrano inoltre sulle «riduzioni, agevolazioni ed esenzioni».

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