M5s, i parlamentari a lavoro per pulire il Circo Massimo in vista del raduno | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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M5s, i parlamentari a lavoro per pulire il Circo Massimo in vista del raduno

Aprirà Beppe Grillo venerdì sera per poi dare spazio alla musica; sabato toccherà ai «politici di professione», amministratori e parlamentari cinquestelle; mentre domenica la chiusura è affidata a Luigi Di Maio e nuovamente a Grillo. Una finestra è stata lasciata per l’eventuale intervento di Gianroberto Casaleggio. La scaletta dell’evento M5S, dal 10 al 12 ottobre al Circo Massimo, è ormai chiusa ma a fare notizia più delle presenze è l’assenza dal palco di Federico Pizzarotti. Un caso che rischia di guastare l’iniziativa di parlamentari e militanti cinquestelle che guidati da Luigi Di Mario e Roberta Lombardi, questa mattina, hanno preso ramazze e sacchi per ripulire l’area alle spalle del Colosseo giudicata «sporca e abbandonata dal Comune di Roma» che, dal suo canto, smentisce e spedisce al mittente le accuse. Ma è il caso Pizzarotti a tenere banco. Per il sindaco di Parma microfono e riflettori sono ‘off limits’. È scritto nel programma provvisorio e lo conferma lo staff che organizza l’evento insieme alla Casaleggio Associati. Una esclusione che i dissidenti leggono come una censura nei confronti del leader dell’ala critica cinquestelle; anche perchè altri amministratori locali più «allineati», come i sindaci di Livorno e Bagheria, avranno tempo e spazio sul palco alle spalle del Colosseo. No comment degli organizzatori. Il responsabile comunicazione Rocco Casalino si limita a confermare che Pizzarotti sarà al Circo Massimo e che al momento è previsto che non salirà sul palco. Dal suo canto, Pizzarotti interviene su facebook ed evita lo scontro: «Si vuole polemizzare – scrive con diplomazia – Non è importante chi c’è o non c’è sul palco ma le idee. Non ho chiesto di salire, lascio le valutazioni a chi organizza, rimanendo a disposizione». «Ci sarà il gazebo di Parma, e io sarò lì, tra la gente, come ho sempre fatto», aggiunge. L’area critica resta in fibrillazione. La speranza che l’evento «Italia5Stelle» si possa trasformare in un’assemblea nazionale per poter discutere e votare una linea politica non decolla. Anzi, c’è il rischio – viene spiegato – che tutto si riduca ad una «passerella». Perciò – è il ragionamento – meglio tenersi fuori da un evento che potrebbe addirittura rivelarsi «un boomerang» dal punto di vista politico e un «flop» mediatico. La scaletta provvisoria, al centro di un fitto scambio di mail tra Milano e Roma, è stata chiusa sabato sera. Sul palco saliranno, tra gli altri, i fedelissimi Maurizio Santangelo, Danilo Toninelli, Vito Crimi, Nicola Morra, Paola Taverna, Alessandro Di Battista, Carla Ruocco, Laura Castelli, Roberto Fico. Tutti volti noti per le presenze in tv. Il no a Pizzarotti sul palco ha riacceso le polemiche da parte degli «esclusi» che, già irritati per essere stati fatti fuori dal «giro della tv» nei mesi scorsi, tornano a reclamare visibilità e «rappresentanza». Sul fronte dell’organizzazione, si procede nella ricerca di una copertura assicurativa. Già domani inizierà il montaggio di palco e gazebo. Non si attenuano, però, le polemiche con il Comune di Roma. «Marino ce l’ha consegnato sporco e abbiamo deciso di fare da soli», accusa Alessandro di Battista. L’amministrazione non ci sta e assicura di aver consegnato l’area «in condizioni normali».

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