Commercio, ambulanti in piazza: "Ora ascoltateci" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Commercio, ambulanti in piazza: “Ora ascoltateci”

Il 15-16-17 ottobre in piazza Bocca della Verità ci sarà una manifestazione unitaria del commercianti su aree pubbliche, ossia di coloro che sono comunemente chiamati «i venditori ambulanti». Una categoria, quella romana, pluriarticolata: vi sono i venditori di souvenir, i librai, i mercati giornalieri, i mercati settimanali, i mercati domenicali, che coprono a macchia di leopardo l’intera città, poi vi sono i commerci con posteggio a rotazione, come ad esempio i cosiddetti urtisti, o i camion bar, che hanno un numero di postazioni coperte a turno dagli appartenenti alle categorie, tutti con regolare licenza. «Il motivo principale per cui scendiamo in piazza – racconta il dott. Vittorio Baglioni, segretario romano Fivag Cisl degli ambulanti – è che questo settore è in completo abbandono da almeno due anni, e invece di fare un’opera di disciplina e regolamentazione si devono solamente rincorrere provvedimenti di allontanamento. Da anni vi sono provvedimenti non concertati con i rappresentanti sindacali. Noi vogliamo solamente essere ascoltati». Per questo, durante il primo giorno di proteste ci sarà un’assemblea pubblica per «ragionare su quello che sta succedendo a Roma, ma soprattutto – prosegue Baglioni – per spiegare alla cittadinanza la differenza tra abusivi e autorizzati. Il Comune ad esempio potrebbe fornirci il logo di Roma Capitale in modo tale che chi vuole acquistare riuscirebbe a farlo distinguendo gli abusivi dai regolari e sarebbe maggiormente tutelato, e anche le forze dell’ordine sarebbero facilitate. Con la manifestazione cercheremo di ottenere un tavolo di consultazione per esporre tutte le problematiche della nostra categoria. Lunedì ci ha convocato l’assessore al commercio per valutare congiuntamente le cose che possono essere di immediata soluzione, ma la manifestazione ci sarà comunque perchè pur apprezzando l’impegno dell’assessore noi vorremmo coinvolgere l’intera città, e anche altre competenze amministrative, sicuramente il sindaco. Dall’insediamento di questa giunta – racconta Baglioni – non siamo più stati chiamati come organizzazione sindacale, l’organo di disciplina previsto dal comune di Roma nella delibera 35/2006 che regolamenta il commercio a Roma, all’art 33 prevede un organo di disciplina, l’osservatorio del commercio sulle aree pubbliche, che dal 2011 non si riunisce più».

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