Free tax day, l'sos di Cna: "Fino ad oggi lavorato solo per le tasse" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Free tax day, l’sos di Cna: “Fino ad oggi lavorato solo per le tasse”

Dal primo gennaio scorso fino a oggi le imprese romane hanno lavorato solo per pagare le tasse: 272 giorni contro i 93, da qui a San Silvestro, in cui gli imprenditori potranno godere del loro lavoro. È il ‘No Tax Day’ festeggiato oggi dalla Cna di Roma nella Casa delle Imprese di Garbatella. Con un dolce molto speciale: un vero e proprio ‘grafico a tortà (o meglio, una ‘torta a graficò) con, glassata in rosso, la parte di soldi residuale che resta in tasca alle aziende. Il resto, glassato in blu, da offrire simbolicamente allo Stato e agli enti locali. «Quest’anno le imprese romane sono arrivate al No Tax Day tre giorni dopo l’anno scorso, hanno lavorato tre giorni in più per le tasse – ha spiegato il direttore della Cna Roma Lorenzo Tagliavanti – ma dieci anni fa il No Tax Day arrivava 31 giorni prima». Roma, terza in Italia dopo Reggio Calabria e Bologna per No Tax Day tardivo nel calendario, ha calcolato la Cna nazionale, è gravosissima dal punto di vista fiscale: si paga il 74,4% di tasse, dieci punti sopra la media nazionale, 9 rispetto a Milano e oltre 18 punti sopra la città più virtuosa, Cuneo. È stato calcolato, in termini assoluti, che gli aumenti di tasse quest’anno sono costati alle imprese romane circa 40 milioni di euro. A titolo di esempio la Cna Roma ha portato i rifiuti, con un +4,44 per cento; +7 milioni complessivi per l’occupazione di suolo pubblico. In media sono cresciuti del 20 per cento i costi per i servizi alle imprese: da 60 a 100 euro per aprire un panificio, da 105 a 120 euro per un parrucchiere. Forte anche l’impatto dei rincari Ztl sugli artigiani, che potrebbero subire aumenti superiori al 200 per cento, e c’è chi arriva a pagare, secondo Cna, oltre 2800 euro. Aumenti al 250 per cento per «gli artigiani che hanno un laboratorio nella Ztl», mentre i permessi giornalieri «sono schizzati da 22 a 73 euro, cui vanno aggiunti bolli, diritto fisso e diritto di istruttoria». «Oggi l’impresa combatte una battaglia disperata – osserva Tagliavanti – da una parte le tasse aumentano, sia quelle nazionali che quelle locali, dall’altra parte il credito che diminuisce sempre di più, e poi diminuiscono i consumi delle famiglie. Bisogna invertire tutti e tre questi fattori. Noi lanciamo un appello: se vogliamo continuare ad avere un sistema produttivo, anche chi emette le tasse si deve assumere l’impegno di ridurle». «Gli imprenditori romani hanno la più grande palla al piede d’Italia, che si chiama tassazione, e il fisco è il peggior nemico di crescita e sviluppo. Come si fa a correre con una palla al piede così pesante?», rincara Enrico Colombi, presidente Cna di Roma. Buon compleanno free tax day.

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