Farmacap, il commissario Alvaro: “Difenderemo i posti di lavoro”. Ipotesi liquidazione sul tavolo

La promessa: un modello alternativo che porti avanti gli stessi servizi e garantisca un presidio socio-sanitario sul territorio

«Il mandato che mi è stato dato dal sindaco all’inizio del mio incarico si muoveva e si muove sulla difesa dei posti lavoro, la salvaguardia della natura sociale di Farmacap, lo sviluppo dell’azienda. L’obiettivo è che Farmacap diventi Spa ma rimanga pubblica e l’azionista totale resta il Comune di Roma». Così il commissario straordinario di Farmacap, Francesco Alvaro, durante la Commissione Politiche sociali e della Salute che si è svolta oggi in viale Manzoni. «Nei diversi incontri avuti con l’assessore Scozzese, l’assessore Cutini e il gabinetto del sindaco, è stato analizzato il bilancio in negativo del 2013 e sono stati chiesti i motivi delle perdite e quale il programma di rilancio altrimenti, come la legge prevede, si va in liquidazione. Queste parole hanno consentito un lavoro a stretto gomito tra Farmacap e il Dipartimento Sociale. La mia ipotesi è un modello alternativo che porti avanti gli stessi servizi ma in un contesto estremamente diverso ma resti un presidio socio-sanitario sul territorio che sia il più possibile vicino alle persone e questa è la linea che stiamo perseguendo anche attraverso il tavolo tecnico che sta lavorando e questa sarà una settimana strategica L’intesa con l’amministrazione è quella che Farmacap potrebbe sviluppare una politica di sussidiarietà», ha aggiunto il Commissario. «Il procedimento che riguarda il futuro della Farmacap deve salvaguardare il confronto anche formale con i sindacati, oltre il tavolo che già sta avvenendo. Il piano industriale non può non passare tramite un tavolo con i sindacati. Abbiamo molta fretta che questo processo vada avanti e, quindi, l’assessorato sta lavorando con le competenze che servono ma che coinvolgerà anche i sindacati. Il ruolo sociale di Farmacap è importante e, quindi, Roma Capitale deve restare il riferimento possibilmente al 100%. L’idea che il futuro della Farmacap passi tramite una trasformazione in Spa serve perchè l’attuale impianto industriale non ci consente sostenibilità. ‘Spà non è uno strumento per andare ai privati ma un modo per ridare un ruolo centrale assegnando al pubblico un ruolo anche di mercato. In assenza trasformazione in Spa non saremo in grado di dare valore a questa azienda». Così un rappresentante dell’Assessorato alle Politiche sociali intervenuto alla Commissione Politiche sociali e della Sanità dove si è svolta l’audizione del commissario straordinario di Farmacap, Francesco Alvaro. «Abbiamo iniziato un anno fa a parlare della questione Farmacap e di come risanare un debito di 15 milioni. A febbraio ho presento una prima delibera che chiedeva tre cose: trasformazione in Spa e successivamente ingresso del privato nella gestione. Però allora prevedeva che il sociale con i dipendenti fosse separato da Farmacap. Successivamente, con l’arrivo del Commissario e di un ottimo lavoro svolto, ho avuto modo di comprendere meglio la capacità di sviluppo di Farmacap con il suo rilancio che mi ha fatto cogliere la possibilità di salvaguardare tutti i lavoratori, dalle farmacie al sociale al nido. Quindi ho modificato la prima delibera con una successiva che prevede sempre la trasformazione in Spa al 100% comunale entro il 31 dicembre 2014 e poi, in una programmazione triennale, entro il 2015 valutare l’ingresso del privato in minoranza per mettere liquidità nelle casse di Farmacap e iniziare così a fare utili per coprire ulteriori servizi. Chiedo che venga fatta al più presto una commissione congiunta Bilancio e Sociale per esprimere parere sulla delibera e calendalizzarla presto in consiglio comunale. Andare oltre significherebbe liquidazione». Così il consigliere del Movimento Cantiere Italia, Mino Dinoi, intervenendo in Commissione Politiche sociali e della Sanità dove si è svolta l’audizione del commissario straordinario di Farmacap, Francesco Alvaro, alla presenza delle sigle sindacali.