Opera, Bartoli: "Gravissimo lasciar andare via Muti". Orchestra e coro ringraziano "tutti per la vicinanza" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Opera, Bartoli: “Gravissimo lasciar andare via Muti”. Orchestra e coro ringraziano “tutti per la vicinanza”

Piena comprensione di Cecilia Bartoli per le dimissioni di Riccardo Muti dall’Opera di Roma: »lo capisco benissimo«, ha detto la cantante romana che in passato ha lavorato tante volte col maestro. »Non si può far partire un maestro come Muti, è gravissimo, dovevano fare di tutto per tenerlo«, ha dichiarato il mezzosoprano in un’intervista all’ANSA. Era »la grande chance che aveva l’orchestra, il teatro, avere un maestro come Muti, che personalmente adoro all’infinito. Devono fare di tutto per farlo tornare, devono trovare una soluzione«, ha detto. – Un impegno fisso in Italia? Ci penserei su: lo dichiara Cecilia Bartoli in un’intervista all’ANSA. «Al momento non c’è molto», dice il mezzosoprano romano, che ha cominciato proprio a Roma la sua folgorante carriera internazionale. «Faccio Salisburgo (Festival di Pentecoste dove è succeduta a Riccardo Muti nel 2012), un’esperienza fantastica, molto impegnativa e di grande responsabilità», ma di fatto si tratta di gestire un lungo fine settimana, «il teatro è un altro impegno». «Sono nel pieno della carriera, Salisburgo mi consente di continuare a cantare, fare la mia carriera». Comunque, se ricevesse un’offerta, «ci penserei»: «vedremo».

– «L’orchestra e il coro del Teatro dell’Opera di Roma Capitale desiderano esprimere pubblicamente il più sentito ringraziamento ai colleghi di tutte le Fondazioni lirico sinfoniche, ai Conservatori e alle istituzioni musicali italiane, ai numerosi fra i più importanti teatri esteri, agli esimi esponenti del mondo musicale, artistico, culturale e politico che ci hanno espressamente dimostrato sensibile vicinanza e sostegno in questo drammatico momento che stiamo vivendo insieme alle nostre famiglie». È quanto si legge in un comunicato che porta la data di ieri ma diffuso oggi e firmato dai professori d’orchestra e gli artisti del coro del Teatro dell’Opera di Roma Capitale. I 182 elementi sono stati licenziati in blocco dal Cda della Fondazione il 2 ottobre scorso. «Apprezziamo fortemente quanto la volontà del nostro licenziamento, oltre che mortificare le nostre professionalità, abbia determinato tanta sentita reazione e collettivo sgomento per la profonda ferita all’immagine della cultura musicale italiana».

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