San Pietro, migliaia di fedeli in piazza per la beatificazione di papa Paolo VI. Presente anche Benedetto XVI | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Vaticano, oltre 40mila fedeli a San Pietro per la beatificazione di papa Paolo VI

Si chiude con questa liturgia il Sinodo dei vescovi sulla famiglia. Francesco arrivato in processione

Sono stati circa 40.000, secondo quanto riferito dalla sala stampa della Santa Sede, i fedeli presenti stamattina in piazza San Pietro per la messa di beatificazione di Paolo VI e la conclusione del Sinodo dei vescovi. «Era il Papa più odiato dai progressisti perché era conservatore, ma anche il più odiato dai conservatori perché progressista». Il paradosso che illumina la complessa figura di Paolo VI, è di Giorgio, 61 anni, da Borgomanero (Novara), in fila dalle 7.30 di stamattina, insieme ad altre migliaia di fedeli, a piazza San Pietro per assistere alla cerimonia di beatificazione di Giovanni Battista Montini. A celebrarla, a partire dalle 10.30, con la partecipazione anche del suo predecessore Benedetto XVI, creato cardinale proprio da Montini, sarà Papa Francesco, l’unico «uguale a Paolo VI», secondo Mirella, anche lei del gruppo, che spiega: «Siamo arrivati venerdì, e staremo qui fino a stasera». Ieri, in giro per Roma, aggiunge, «abbiamo visto la manifestazione contro le nozze gay. Secondo me hanno esagerato a protestare, sui matrimoni è giusto che possano farlo. Sulle adozioni? Direi di no». E di nuovo Giorgio: «Paolo VI nel ’68 disse agli operai dell’Italsider ‘chi sono io per giudicare?’. Per me vale lo stesso con i gay». Dai luoghi natii di papa Montini, precisamente da Dello, a una ventina di chilometri da Concesio, in provincia di Brescia, dove il futuro pontefice nacque nel 1897, arriva una cinquantina di pellegrini con fazzoletti bianchi preparati per l’occasione. «Dello c’è» è il grande striscione che sollevano mentre prendono posto nella piazza. «Ero proprio qui a San Pietro, 48 anni fa, per il mio matrimonio, e Paolo VI venne a darci la mano – racconta Maria Bonomelli, 68 anni -. Dava un’impressione di gentilezza, la stessa di sua madre, quando da bambina la vedevo in giro per Concesio: una volta la vidi aiutare un’anziana signora prendendo su di sé un carico di legna pesantissimo». Era «un tipo silenzioso ma forte», per Egidio, anche lui di Brescia, che non manca poi di elogiare Bergoglio, «un prete come quelli di una volta, che ti fa capire le cose». Ma nella piazza San Pietro riempita a poco a poco dai fedeli, spiccano anche le bandiere e le comitive arrivate dal Brasile, dalla Croazia, dall’Argentina, per la messa che concluderà anche il Sinodo dei vescovi, istituito dallo stesso Paolo VI. Senza contare, poi, i tanti partecipanti attesi alla diretta dell’evento in alta definizione, trasmessa sul maxischermo appositamente allestito, per la prima volta per una funzione religiosa, nella Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, dove Paolo VI fu arcivescovo per nove anni. Durante la cerimonia è stata esposta sull’altare una delle due magliette indossate da Paolo VI al momento del tentativo di attentato ai suoi danni a Manila nel 1970. Bergoglio ha indossato la casula donata a Paolo VI per il suo 80esimo compleanno e il calice a lui appartenuto e la sua croce pastorale. Un abbraccio e una stretta di mano con il suo predecessore Benedetto XVI, presente sul sagrato, il saluto ai Padri sinodali a conclusione del Sinodo dei vescovi, chiusosi oggi, e la consueta «passerella» finale in Papamobile. Così Papa Francesco ha poi concluso la cerimonia di beatificazione di Papa Paolo VI e l’Angelus, celebrati stamattina a piazza San Pietro. A poco a poco, le migliaia di fedeli presenti stanno svuotando l’arena.

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