Il Lazio presenta la sua spending review: risparmi per un miliardo. Zingaretti: "Premiare i virtuosi" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Il Lazio presenta la sua spending review: risparmi per un miliardo. Zingaretti: “Premiare i virtuosi”

Più di un miliardo di tagli sulle annualità 2014-2015, altri risparmi in arrivo dalla dismissione del patrimonio e dall’applicazione dei Piani operativi sanitari, un gettito fiscale cospicuo per le casse dello Stato centrale: la Regione Lazio, il messaggio che il governatore Nicola Zingaretti manda ai cittadini e anche a Palazzo Chigi, i suoi compiti a casa li ha fatti. E ora, di fronte ai prossimi temuti tagli della Legge di stabilità (dovrebbero superare i 400 milioni), c’è la «paura che questi immensi risultati che possono fare il bene dei cittadini del Lazio possano prendere altre vie senza motivazioni credibili». Da qui l’appello al governo: «Ascoltate i territori, vedete dove ci sono buone pratiche, colpite dove ci sono inerzie perchè siamo stanchi di pagare le inefficienze altrui». Insomma, sembra dire Zingaretti al premier Matteo Renzi, non siamo tutti uguali, non siamo tutti spreconi, ma anzi «vogliamo il ‘Lazio ottimò dopo il Lazio degli scandali. Con il governo? C’è al mille per mille uno spirito di collaborazione – ha detto ancora Zingaretti – abbiamo la stessa ambizione di Renzi di cambiare il Paese, tutti insieme». Nei giorni passati il governatore del Lazio era stato tra i protagonisti dello scontro Regioni-Governo: «Facile abbassare le tasse con i soldi degli altri – aveva detto – Con i tagli non potrò ridurre Irpef e Irap nel 2016». E in questi giorni insieme ai suoi assessori, in primis la responsabile del Bilancio Alessandra Sartore, ha accelerato i tempi per potersi presentare all’appuntamento Governo-Regioni di giovedì con dei numeri consolidati: «Volevamo presentare questi dati tra qualche giorno – ha esordito oggi – ma ci sembrava utile poter annunciare dei risultati positivi». Sul 2014 i risparmi sono di 382,5 milioni, sul 2015 di 697: totale 1,079 miliardi di euro. La forbice più affilata è la Centrale unica degli acquisti che dà 246 milioni di risparmi nel 2014 e ne darà 327 nel 2015, ma ci sono anche circa 200 milioni sul biennio tra tagli alla ‘castà (stipendi, vitalizi, rimborsi) e a 500 poltrone di dirigenti e cda regionali. E poi c’è la spesa farmaceutica (-38 milioni sui due anni) e quella sulle consulenze e gli atti sanitari (-23 milioni sul biennio). Parte dei risparmi arriva dall’applicazione del blocco del turn over sul Piano di Rientro sanitario, 49 milioni quest’anno e 99 il prossimo. Ma il Lazio, in definitiva, potrebbe reggere l’urto dei nuovi tagli imposti dal governo o siamo arrivati all’osso? Zingaretti dice di essere in attesa di vedere le cifre esatte, ma annuncia che ci sono già in agenda ulteriori ‘dietè: già a breve dalla vendita del patrimonio immobiliare potrebbero arrivare almeno 100 milioni, ma soprattutto con l’attuazione dei Piani operativi sanitari approvati a luglio dal governo stesso si dirà addio a 400 primariati e si attaccheranno i ricoveri inappropriati. Inoltre arriverà il Magazzino unico regionale digitale della sanità, «perchè non bisogna controllare quanto si paga la famosa siringa, ma anche il suo iter, se ci sono sprechi». Più che scettica l’opposizione: «Zingaretti ha faccia tosta – l’attacco del consigliere regionale Ncd Giuseppe Cangemi – il Lazio sprecone di cui parla è quello governato a più riprese dalla sinistra e che ha travolto anche molti consiglieri Pd».

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