Roma, dal Liverpool al Bayern: tutti gli incubi dei giallorossi | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, dal Liverpool al Bayern: tutti gli incubi dei giallorossi

Roma, dal paradiso all’inferno senza preavviso. La perfetta macchina da gol di Garcia, ammirata in campionato, finisce nella scarpata della Champions travolta 7-1 dal Bayern stellare di Guardiola. Per i giallorossi è una sconfitta storica, come quelle col Torino e il Manchester United, ma che sta in buona compagnia nel campionario degli orrori della squadra, come se ogni tanto si smorzasse la luce lasciando la squadra nel buio totale. Il rimando più pertinente è il 7-1 di Manchester, 10 aprile 2007, tracollo nei quarti di Champions della Roma di Spalletti con De Rossi e Totti in campo. La luce che si spegne nel ‘teatro dei sognì trasformatosi in un incubo per le poderose spallate di Carrick, Rooney e Ronaldo. Ma il ko più pesante si perde nella notte dei tempi: un 8-0 subito dalla Roma di Bernardini il 22 giugno 1935 a Budapest nella Mitropa Cup dal Ferencvaros di Sarosi (allora il calcio danubiano faceva scuola). In casa il macigno più pesante è un 7-0 (sei nella prima mezz’ora) col Grande Torino di Mazzola il 28 aprile 1946, poi i granata ci prendono gusto e realizzano anche un 7-1 il 5 ottobre 1947. In ambito europeo un altro riferimento contiguo, non nella forma ma nella sostanza, è la finale di Coppa dei Campioni persa all’Olimpico contro il Liverpool il 30 maggio 1984 5-3 ai rigori con gli errori di Conti e Graziani e col gran rifiuto di Falcao. Le altre debacle rimaste nell’immaginario collettivo giallorosso sono in campo nazionale: il 2-3 in casa della Roma di Eriksson col Lecce retrocesso che vanifica la portentosa rincorsa sulla Juventus il 20 aprile 1986. A fare da pendant un ko simile, l’1-2 subito dalla Sampdoria il 25 aprile 2010 nel pieno della rincorsa all’Inter del triplete con doppietta di Pazzini che gela l’Olimpico e affossa le speranze di scudetto della Roma di Ranieri. Questi i principali scheletri nell’armadio giallorosso. Il resto sono ferite al momento laceranti ma molto meno gravi: come i quattro ko con Zeman in panchina nei derby con la Lazio nella stagione 1997-98 e, recentemente, il ko per 4-3 col Genoa pur in vantaggio di tre gol che porta alle dimissioni di Ranieri il 20 febbraio 1911 e il 2-4 col Cagliari che costa l’esonero a Zeman il primo febbraio 2013. Ma il 7-1 col Bayern è un’altra cosa e resterà una macchina indelebile nella storia giallorossa.

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