Abbazia Montecassino, cambia la giurisdizione e arriva il nuovo abate
Papa Francesco ha nominato padre Donato Ogliari nuovo abate di Montecassino e nello stesso tempo, applicando la prospettiva del Concilio e un documento di Paolo VI del 1976, ha stabilito che all’abbazia non competa più la giurisdizione sulla diocesi. Così la diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo diventa diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, e aumenta il proprio territorio, la propria popolazione, il numero delle parrocchie e dei membri del clero. Lo ha annunciato padre Federico Lombardi, spiegando che «non si tratta di una decisione che cade dal cielo, ma deriva dal Concilio» e ricordando che il Motu proprio di Paolo VI del ’76, «Catholica Ecclesia» applicato oggi per la abbazia di Cassino, è stato già applicato nel 2002 per Subiaco, nel 2005 per Montevergine e nel 2013 per Cava dei Tirreni. Il nuovo abate di Montecassino è padre Donato Ogliari, finora abate di Santa Maria della Scala in Noci. Contestualmente alla sua nomina, il Papa ha dunque applicato il Motu proprio di Paolo VI «Catholica Ecclesia», che recependo indicazioni dei documenti conciliari sia sulla vita religiosa che sui vescovi, stabiliva che le abbazie fossero legate alla vita religiosa e la giurisdizione fosse invece attribuita alle diocesi. Così non venivano più istituite nuove abbazie con funzioni giurisdizionali, in sostanza gli abati non dovevano fare più i vescovi e doveva essere ridotta la pertinenza anche territoriale delle abbazie. A Montecassino lo scorporo delle funzioni giurisdizionali dalla abbazia fa sì che la diocesi, da oggi denominata di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, passi da 1.426 chilometri quadrati a 2.016 di territorio, da una popolazione di 155.000 a una di 235.000 persone, da 91 a 144 parrocchie.
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