Agricoltura, la raccolta delle olive segna -70%: la Ciociaria chiede lo stato di calamità | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Agricoltura, la raccolta delle olive segna -70%: la Ciociaria chiede lo stato di calamità

La Cia di Frosinone ( Confederazione italiana agricoltori) chiederà lo stato di calamità per la crisi che sta colpendo il settore olivicolo in Ciociaria. La mosca oliaria e la rogna dell’oliva hanno decimato il raccolto con un calo stimato di circa il settanta per cento. I frantoi restano in gran parte chiusi in tutta la provincia e le aziende del comparto rischiano di subire pesanti conseguenze. « È una situazione drammatica – dice il presidente di Cia Frosinone e Lazio, Ettore Togneri – che stiamo cercando di affrontare insieme ai sindaci per chiedere lo stato di calamità alla Regione Lazio. Il raccolto è quasi del tutto compromesso e siamo molto preoccupati». Dopo la recente vicenda «blue toung» in diverse zone del Frusinate, ora un’altra tegola si abbatte sul settore agricolo nel Frusinate. « Quello che sta accadendo quest’anno – aggiunge Togneri – rischia di cancellare il comparto olivicolo in Ciociaria. Con questa pesante crisi dell’olivicoltura – conclude Togneri – potremmo inoltre trovarci davanti ad azioni finalizzate a riciclare sul mercato olio extravergine al posto di quello d’oliva».

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