Strisce blu, il Codacons al Tar: "A Roma cittadini in ostaggio" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Strisce blu, il Codacons al Tar: “A Roma cittadini in ostaggio”

«Di fatto oggi il cittadino è un ostaggio della propria città». Anche per questo motivo il Codacons ha notificato al Comune di Roma Capitale un ricorso al Tar del Lazio per chiedere la sospensione prima, e l’annullamento in sede di giudizio di merito, della delibera con la quale il 29 luglio scorso l’Assemblea capitolina, nel modificare la disciplina della sosta tariffata in città, ha stabilito come tariffa oraria delle ‘strisce blù 1,50 euro l’ora, sospendendo la tariffa agevolata giornaliera di 4 euro per otto ore continuative e la tariffa agevolata mensile di 70 euro. Nei prossimi giorni la class-action (ricorrenti, oltre al Codacons, risultano alcuni lavoratori e residenti nelle in zone dove vige la sosta a pagamento), sarà ritualmente depositata al tribunale con la richiesta di fissazione dell’udienza di discussione. «Per effetto del nuovo piano tariffario – si legge nel ricorso – si assiste a un aumento abnorme e sproporzionato delle tariffe» a fronte delle quali «non vi è stato un contestuale aumento o potenziamento del trasporto pubblico locale, che fornisca una valida alternativa di spostamento a tutti coloro che non possono permettersi di sostenere, solo per parcheggiare, una spesa mensile così rilevante, nè risulta che sia stata considerata alcuna misura volta ad incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici». Per il Codacons (che sta raccogliendo ulteriori adesioni a ricorso), la delibera contestata è «vistosamente viziata nella parte in cui la determinazione della nuova tariffa della sosta oraria, non è accompagnata dalla indicazione degli specifici criteri alla stregua dei quali gli aumenti sono stati calcolati. Si assiste, infatti, ad un innalzamento lineare, di per sè indiscriminato oltrechè arbitrario»; e l’Amministrazione «ha avuto di mira non tanto la cura degli interessi collettivi sottesi alla riduzione della domanda di spostamento con mezzi privati, quanto piuttosto quello di reperire risorse economiche». La richiesta formale al Tar è di annullare, previa sospensione dell’efficacia, la delibera contestata, ordinare la rideterminazione delle tariffe e accertare il consequenziale diritto degli utenti dei parcheggi a vedersi restituite le somme illegittimamente introitate dall’Amministrazione a titolo di sanzioni.

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