Cappella Sistina, la bellezza ritrovata dopo tre anni di lavori | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Cappella Sistina, la bellezza ritrovata dopo tre anni di lavori

Basta entrare e alzare gli occhi al cielo per essere sopraffatti dalla sua sacra maestosità: è la Cappella Sistina, vanto assoluto per l’arte italiana e cuore pulsante della devozione cristiana, finalmente pronta a mostrarsi al massimo del suo splendore. Dopo tre anni di lavori, che hanno previsto lo studio, la progettazione e poi l’installazione di due nuovi impianti (uno di climatizzazione, trattamento e ricambio dell’aria e uno di illuminazione con tecnologia LED), i Musei Vaticani hanno aperto ieri in anteprima per la stampa le porte di questo scrigno di sublime bellezza. Dapprima un ambiente quasi buio ha accolto la grande folla di giornalisti, fotografi e cameraman, poi la suggestione ha invaso la Cappella, con l’accensione delle luci e la sensazione di un equilibrio climatico perfetto. Aria e luce nuove quindi, per onorare nel modo migliore il duplice anniversario dei 450 anni dalla morte di Michelangelo e dei 20 dalla conclusione del restauro degli affreschi michelangioleschi a opera di Fabrizio Mancinelli e Gianluigi Colalucci; ma soprattutto per garantire al monumento, e alle sue pitture, la possibilità di essere preservati non soltanto dal trascorrere del tempo ma anche dal turismo di massa che interessa la Cappella. «Saranno gli affreschi di Michelangelo e degli altri grandi pittori a ringraziarci per questi impianti», ha dichiarato durante la visita Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, «il ricambio dell’aria e il controllo degli inquinanti, così come la luce non eloquente permetteranno di apprezzare sia l’interezza che i dettagli della Cappella». I lavori infatti avevano carattere di urgenza, se si considera che ogni anno la Cappella Sistina richiama un pubblico eterogeneo per età, formazione e credo religioso – nel 2013 i visitatori sono stati quasi 6 milioni – vedendo aumentare la propria popolarità, e con essa anche i rischi legati alla pressione antropica. Ma adesso sarà più semplice garantire la salute di questo luogo «intoccabile» e così delicato, grazie ai nuovi sistemi flessibili e intelligenti, realizzati dalle aziende Osram e Carrier, che li hanno offerti alla Santa Sede a titolo di liberalità, per un costo totale di 3 milioni di euro. Per quanto riguarda la climatizzazione, grazie a un sistema di telecamere in grado di contare le persone presenti nella Cappella, la temperatura sarà infatti contenuta tra i 20 e i 25 gradi, e l’umidità oscillerà tra il 50-60%. Particolarmente sofisticata anche l’illuminazione, con un sistema costruito da zero, tarando l’emissione di ogni singolo LED per ottenere lo spettro perfetto (e anche con la possibilità di predisporre una «luce di gala» per le cerimonie importanti). E domani tutte le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria che hanno riguardato la Cappella Sistina negli ultimi anni saranno al centro del convegno internazionale «La Cappella Sistina venti anni dopo. Nuovo respiro nuova luce» (la seconda giornata il 31 ottobre) organizzato dai Musei Vaticani presso l’Auditorium della Conciliazione.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login