Sapienza, arriva il neo rettore e gli studenti lo accolgono con una fontana rossa per protesta | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Sapienza, arriva il neo rettore e gli studenti lo accolgono con una fontana rossa per protesta

Passaggio di testimone oggi alla Sapienza tra il rettore uscente Luigi Frati e il suo successore Eugenio Gaudio, che tra i suoi propositi elenca anche il «miglioramento del diritto allo studio». In una Aula Magna gremita i due si scambiano simbolicamente il ‘toccò – il caratteristico copricapo dei rettori – e ricevono il saluto caloroso della comunità accademica. Il tutto mentre fuori dal rettorato i collettivi universitari coloravano di rosso la fontana della Minerva per manifestare il loro dissenso verso i vertici dell’ateneo. Il messaggio: «State dissanguando l’università con i tagli ai fondi, alla ricerca e alle borse di studio». La cerimonia dentro il rettorato inizia all’insegna dell’ ironia e finisce con un pizzico di commozione. «I tifosi della Juventus sono pregati di uscire e lasciare il posto agli altri», esordisce con una battuta Frati. Poi ‘confessà: «Io ho sofferto durante la campagna elettorale perchè alcune persone che lavoravano con me hanno iniziato a parlare di discontinuità». Ricorda lo scenario generale in cui ha trovato l’università nel 2008-2009 con il «Pil fermo e i fondi per la ricerca statici», per poi elencare alcuni dei risultati raggiunti: «risanamento del bilancio senza aumentare le tasse». «Gli studenti si devono sentire a casa loro in un grande polo universitario allargato – gli fa eco Gaudio – un’apertura al territorio e una semplificazione interna perchè in un paese complesso tutto ciò che internamente può essere semplificato lo dobbiamo porre in essere. Dobbiamo avere una comunità accademica, in cui ognuno si senta orgoglioso di farne parte». Poi un appello al ministro dell’Istruzione: «Un governo che punta al futuro e vuole voltare pagina rispetto al passato non può che puntare sulla ricerca e sull’istruzione superiore. Qui è il futuro del Paese. Si tagli dove ci sono gli sprechi e si investa sui giovani che sono il futuro del Paese». Gli slogan della contestazione dei collettivi sono chiari: «Se l’università è un’azienda non ci sono rettori amici» e «Cambia il rettore ma non gli interessì». E altri sarcastici. «Magno cum Gaudio». «Abbiamo depositato sacchi dell’immondizia davanti al rettorato, come simbolo della protesta degli addetti alle pulizie – racconta Federica di Link, una delle manifestanti -. E sempre sotto il rettorato abbiamo depositato anche delle macerie per far capire come è stata ridotta università». Qui dopo il passaggio della protesta resta un cartonato con su scritto: «Gaudio, saremo il tuo incubo». Mentre ai lati della statua della Minerva, campeggia il cartello: «La vostra soluzione per il lavoro è il manganello. Solidarietà ai lavoratori dell’Ast Terni». Frati chiude il suo mandato con la firma della convenzione fra Sapienza e la Fondazione Ebri. L’accordo prevede la concessione dell’edificio C dell’ex complesso Regina Elena (1200 mq per laboratori e uffici) alla Fondazione per la costituzione del ‘Rita Levi-Montalcini Institutè. La convenzione consentirà di disporre in Italia di un prestigioso Istituto di ricerca nel campo delle Neuroscienze intitolato al Premio Nobel Rita Levi-Montalcini.

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