Cucchi, Roma gli intitolerà una strada ma è polemica | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Cucchi, Roma gli intitolerà una strada ma è polemica

Una strada o una piazza di Roma porterà il nome di Stefano Cucchi. Dopo la proposta avanzata da Sel e approvata all’unanimità giovedì scorso dall’assemblea capitolina, oggi è stato il sindaco Ignazio Marino ad assicurare che si passerà presto ai fatti. «È una richiesta dell’Aula consiliare, proposta da Sel ma votata da tutta l’assemblea, di cui sono orgoglioso. E lo faremo», ha detto il sindaco che già da presidente della Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale si era occupato del caso Cucchi. E così nonostante la sentenza della Corte d’appello di ieri che vede tutti assolti gli imputati per la morte del giovane, il Campidoglio va avanti. Anzi Marino ha ribadito che la decisione di ieri lo lascia «senza parole. Il mio rispetto per i giudici è massimo, ma questa sentenza è dissonante rispetto alle conclusioni formulate dalla Commissione d’inchiesta». Ma ‘via o piazza Stefano Cucchì è già al centro di polemiche, prima di diventare realtà. Il sindacato di polizia Sap si è già augurato «un immediato dietrofront del consiglio comunale di Roma. Visto che il Campidoglio aveva negato la possibilità di una via per la Fallaci, ci auguriamo adesso una valutazione positiva per eroi veri, come Raciti». Ma il capogruppo di Sel Gianluca Peciola, promotore della proposta, non ci sta e rilancia: «Andiamo avanti con l’idea di intitolare una strada o una piazza a Stefano Cucchi. La città di Roma ha già dato il suo verdetto». Per Peciola, è ormai sempre più evidente che «dalla sentenza stiano emergendo due verità, una che assolve i responsabili. Ma poi c’è una verità pubblica che esprime un giudizio di condanna di chi si doveva prendere cura di Stefano e invece l’ha ucciso. La società il verdetto l’ha già emesso». Della stessa opinione Paolo Cento, presidente dell’assemblea nazionale di Sinistra Ecologia Libertà: «Si proceda subito all’esecuzione della mozione del consiglio comunale di Roma per intitolare una strada o una piazza a Stefano». Ad appoggiare fortemente l’idea di una strada o una piazza c’è anche l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno: «La sentenza di appello lascia fortemente perplessi. Mi ricordo come era ridotto il corpo di Stefano Cucchi e non è accettabile che non ci siano colpevoli. Esprimo solidarietà alla famiglia per una tragedia che ancora oggi grida giustizia e su cui tutta la città di Roma chiede sia fatta verità e sono favorevole all’intitolazione di una strada e una piazza in sua memoria». La famiglia Cucchi, che per bocca di Ilaria ha detto di «apprezzare tantissimo» la decisione di intitolare una via al fratello, intanto, ha già sottoposto al Campidoglio un progetto che vedrebbe la cessione al Comune di un casale di proprietà della famiglia da adibire a centro di recupero per tossicodipendenti. La struttura e i due ettari di terra si trovano nei pressi del paese di San Gregorio da Sassuola, sui monti Prenestini, vicino Tivoli.

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