società sportiva di pallanuoto sequestra minori | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Società sportiva sequestra minori

waterpoloballSalve, volevo segnalare una grave ingiustizia in cui purtroppo mi sono imbattuta.

Mio figlio di 16 anni gioca a pallanuoto da 2 anni con la Fin (Federazione Italiana Nuoto), con cui è tesserato. Vorrebbe cambiare società, ma il presidente ha deciso di non concedere lo svincolo sportivo.
Solo recentemente, con altre mamme, abbiamo scoperto che i ragazzi, tutti minori, restano legati alla stessa per ben otto anni (nessuno ce lo ha precisato in sede contrattuale) e non possono sciogliere il contratto neanche pagando una penale.
Questo significa che non sono liberi di poter decidere di cambiare squadra o di fare sport.
Sottolineo che la quota annuale per l’iscrizione alle società di pallanuoto è totalmente a carico dei genitori e varia dai 700.00 € ai 1500.00 €.
Quindi, affermiamo fortemente che i nostri figli minorenni sono sotto sequestro da soggetti che mettono il denaro (per di più degli altri) davanti al diritto allo sport dei ragazzi.
Per difendere la libertà dei nostri figli, ci siamo rivolti ad un avvocato che ha già mandato una diffida (la legge dà piena ragione ai ragazzi), e abbiamo fatto aprire il fascicolo in Federazione.
L’amarezza è che probabilmente riusciremo a vincere  la causa e ad avere i cartellini dei ragazzi, quando ormai sarà troppo tardi per iscriverli al campionato.
Navigando su internet, ho scoperto che altri genitori si sono imbattuti in questa problematica, e sembrerebbe che questa anomalia italiana, è stata superata nel calcio dilettantistico, ma la pallanuoto continua ad essere penalizzata.
I diritti dei nostri figli sono tutelati negli articoli 2, 3 e 29 della Costituzione italiana, che garantiscono il principio di libertà e l’assoluta revocabilità del legame di un minore con una società dilettantistica sportiva.
Inoltre, l’articolo 1 della Legge n. 91 del 23.3.1981 stabilisce testualmente: “L’esercizio dell’attività sportiva, sia essa svolta in forma individuale o collettiva, sia in forma professionistica o dilettantistica, è libero”.

Noi, come genitori, vogliamo lanciare l’appello all’abolizione del vincolo sportivo da parte delle società, per i nostri figli e per tutti i ragazzi minorenni coinvolti in attività dilettantistica.
Simona De Angelis
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