Sanità, per Lady Asl un altro sequestro: requisiti beni per 20 milioni di euro | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Sanità, per Lady Asl un altro sequestro: requisiti beni per 20 milioni di euro

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno confiscato 20 milioni di beni ai coniugi Andrea Cappelli e Anna Iannuzzi nota alle cronache come “Lady Asl”. I due furono al centro dell’indagine sulla Sanità nel Lazio, sviluppata dalla Procura della Repubblica di Roma e dai carabinieri di via in Selci tra il 2005 e il 2009,  che fece emergere, fra l’altro, l’esistenza di un rodato sistema di corruzione che vedeva coinvolti anche funzionari pubblici delle Asl capitoline e che portò all’indebita erogazione di somme di denaro per milioni di euro a società fantasma (Ims e Medicom) riconducibili ai due imprenditori. La confisca di oggi arriva dopo un decreto emesso dal Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione. Si tratta di un provvedimento disposto a conclusione della procedura attivata su richiesta della Procura della Repubblica di Roma dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal sostituto procuratore Stefano Fava che aveva portato, nell’estate del 2013, al sequestro del patrimonio della coppia. Il procedimento per l’applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale era stato avviato in quanto i due coniugi sono stati ritenuti socialmente pericolosi, poiché si erano resi responsabili di una serie di reati a partire dal 1997 ed era stata rilevata una netta sproporzione tra il patrimonio da loro accumulato negli anni e il reddito dichiarato al Fisco. Già all’epoca delle indagini furono sequestrati e restituiti al Servizio Sanitario Regionale quasi 40 milioni di euro indebitamente percepiti dai coniugi, poi condannati con sentenza definitiva per associazione per delinquere falso materiale, corruzione, truffa aggravata e frode processuale. Il provvedimento odieno di confisca colpisce rapporti finanziari e 11 immobili aRoma, per un valore complessivo di oltre circa 20 milioni di euro.

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