Il pranzo del Campidoglio benedice lo stadio della Roma: "Prima pietra nel 2015" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Un pranzo in Campidoglio benedice lo stadio della Roma: “Prima pietra nel 2015”. E Pallotta vuole il Circo Massimo

Altro che Rolling Stones. Far rivivere il Circo Massimo trasformandolo in un campo da calcio. Ma solo per i top match. Il patron giallorosso James Pallotta, dopo aver sognato il Colosseo in veste di stadio, rilancia e punta all’altra storica arena della Capitale. Una sfida che arriva dopo l’incontro con il sindaco Ignazio Marino che intanto annuncia: «La posa della prima pietra dello stadio della Roma sarà entro giugno 2015». Pallotta qualche giorno fa aveva parlato del suo «grande obiettivo», ovvero «giocare una partita al Colosseo». Un sogno per ora realizzato solo in tv, nel 1996, quando la Nike firmò uno spot pubblicitario che vedeva i calciatori-gladiatori Paolo Maldini, Ronaldo ed Eric Cantona lottare contro il male in un campo ‘disegnatò col fuoco nell’anfiteatro Flavio. Un sogno spento sul nascere dal ministro della Cultura Dario Franceschini: assolutamente no, «non scherziamo». E oggi Pallotta ci riprova: «Il mio sogno non è necessariamente vedere un match al Colosseo. Ma penso sia un’opportunità far svolgere partite tra le squadre top europee in posti quali il Circo Massimo allestito per quello scopo». E sul Colosseo non demorde: «Magari si possono fare eventi più piccoli – spiega -, pre o post match, da trasmettere in tutto il mondo in pay per view. Ma questo dipende dal ministro della Cultura. Se questo si potesse fare il nostro obiettivo sarebbe quello di destinare i proventi a fondazioni e al restauro delle antichità di Roma». Oggi il presidente del club giallorosso è stato ricevuto in Campidoglio dal sindaco per fare il punto sul progetto dello stadio della Roma che sorgerà nell’area di Tor di Valle. Pallotta si dice soddisfatto e di essere «al lavoro per trovare la soluzione migliore per la città». «La nostra speranza è arrivare entro i primi sei mesi del 2015 a porre la prima pietra per la costruzione dello stadio della Roma» dice il sindaco-chirurgo che spinge sull’acceleratore chiedendo alla sua maggioranza di approvare subito la delibera in consiglio comunale. Precedenza quindi allo stadio della Roma che scalzerebbe così le unioni civili, provvedimento già messo in lista d’attesa in Aula Giulio Cesare. «Penso non possa suscitare nessun sospetto, dato il mio impegno per i diritti civili – spiega Marino – ma in una città che soffre drammaticamente per la carenza di lavoro avere la possibilità di avviare i lavori per lo stadio significa dare posti di lavoro a tremila persone». Nessuna obiezione, per ora, dalla maggioranza. Anche Sinistra Ecologia e Libertà è pronta a dare l’ok a questa inversione dell’ordine dei lavori: «In questo momento di crisi – commenta la consigliera di Sel nonchè storica attivista per i diritti Lgbt Imma Battaglia – sono favorevole a questa scelta. Riconosco l’importanza di approvare le delibere di urbanistica, e tra queste quella per lo stadio della Roma, per rilanciare l’economia della Capitale». E ‘regalarè così alla Roma il suo Stadio. Il più grande sogno dei tifosi romanisti.

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