Metro C: pronti, partenza, via e primo blocco. Ma l'Atac smentisce. Marino: "La linea nostra priorità" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Metro C: pronti, partenza, via e primo guasto. Adesso San Pietro senza macchinisti, Marino: “Una priorità”

Per molti romani un vero e proprio giorno di festa: si sono alzati prima dell'alba per un selfie o per filmare il viaggio nel tunnel su una vettura senza conducente

treno metro c Ritardi, lievitazione dei costi, un’inchiesta della magistratura e rilievi severi della Corte dei Conti, fino all’esordio difficile di oggi con il problema tecnico del primo convoglio nel giorno dell’inaugurazione. È la lunga e travagliata storia della linea C della metropolitana di Roma, progettata negli anni ’90 e in passato definita la più costosa d’Europa. Sette anni di attesa che si sono conclusi stamani con l’apertura del primo tratto: l’opera è costata già 2 miliardi di euro, secondo il sindaco Ignazio Marino. Provocando polemiche politiche e dibattiti tecnici, esposti e l’intervento dei pm della capitale. L’inchiesta della procura è decollata circa un mese fa, dopo l’ennesimo rinvio dell’apertura a causa dello stop della commissione tecnica del ministero dei Trasporti. La tratta completata e inaugurato oggi collega Pantano sulla Casilina a Centocelle, periferia est di Roma: 15 stazioni, cinque di nuova costruzione e dieci adeguamenti delle stazioni di superficie del vecchio tracciato della ferrovia laziale. Un percorso di 12,5 km (4,3 in sotterranea e 8,2 in superficie). La promessa è di completarla nel 2015: la linea C si aggiunge alle linee A, B e B1. Il procuratore della Corte dei Conti del Lazio ha contestato un danno per l’erario tra il 2006 e il 2010 a causa del rinvio dei lavori della linea C e di un aumento dei costi di 364 milioni di euro. L’associazione ambientalista Italia Nostra ha prodotto dossier e ricorsi sull’altra tratta, dalla zona di San Giovanni al Colosseo, con ritrovamenti archeologici nel sottosuolo e rischi per la stabilità del monumento più famoso di Roma. Un mese fa l’ultimo stop all’apertura della metro C, già annunciato per l’11 ottobre dal sindaco e dall’assessore ai Trasporti Guido Improta. «Anomalie negli impianti» e «rischi di malfunzionamento», disse la commissione, oltre a porre dubbi sulla formazione del personale dell’azienda pubblica Atac destinato a lavorare sulla nuova linea. Una grande opera la terza linea del metrò di Roma – considerando la B1 una linea breve, diramazione della metro B – finita nel decreto ‘Sblocca Italià varato dal governo Renzi a giugno. Ma con una lunghissima storia alle spalle. Ad agosto è poi arrivato il parere del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe), atteso da quasi un anno. Il Cipe dà il via libera alla ‘rimodulazione del quadro economico-finanziario e alle attività e ai termini definiti tra Roma Metropolitane e il Contraente Generale Metro C«. In quell’occasione il sindaco Ignazio Marino ringrazia il governo e ripete che ad ottobre i primi treni entreranno in funzione. A tre giorni dal D-Day un nuovo stop. E oggi la partenza difficile del primo convoglio.

Una spina dorsale su binari che attraversa Roma dall’estrema periferia al suo cuore, i Fori imperiali, per poi spingersi fino a San Pietro. Questo sarà una volta completata la metro C, la terza linea metropolitana della Capitale, oggi inaugurata nel suo primo tratto. La Monte Compatri/Pantano-Parco di Centocelle, entrata in servizio questa mattina alle 5.30, è composta da 15 stazioni, 5 di nuova costruzione e 10 che sono adeguamenti delle stazioni di superficie del vecchio tracciato finale delle ferrovie Laziali. Un percorso di 12,5 chilometri (4,3 in sotterranea e 8,2 in superficie) che permette un collegamento veloce tra i quartieri Alessandrino, Prenestino-Centocelle, Torre Maura, Torre Angela fino al confine orientale della città di Roma – Grotte Celoni, Borghesiana, Finocchio -, con l’ultima stazione di Pantano nel comune di Monte Compatri. Nel tratto sotterraneo la metro C corre a 30 metri di profondità all’interno di due gallerie a singolo binario. I treni della linea C non hanno conducente a bordo. Sono controllati e guidati dal Sistema di Automazione Integrale ‘driveless’ che consente di gestire la linea in modo completamente automatico. Ogni treno è composto da sei vagoni climatizzati, con 204 posti a sedere e una capienza massima di 1.200 passeggeri, secondo i dati tecnici forniti. I treni hanno due ‘belvederè (anteriore e posteriore) e sono dotati di un sistema di informazioni audio-video ai passeggeri e di videosorveglianza. All’interno delle carrozze vi sono aree protette per i portatori di handicap e spazi per il trasporto delle biciclette. Il sistema di automazione e gestione operativa da remoto della linea C è nel deposito/officina di Graniti, dove risiede la Dirigenza Centrale Operativa, il ‘cervellò dal quale si controllano il movimento dei treni e la sicurezza dei passeggeri. La gestione dell’esercizio prevede la presenza di Agenti di Linea con funzioni di sorveglianza e assistenza ai passeggeri, in grado di compiere interventi a bordo in caso di necessità. Le banchine di stazione sono chiuse verso la via di corsa da porte automatiche scorrevoli, sincronizzate con l’apertura delle porte del treno. La metro C viene realizzata dal Contraente Generale Metro C Scpa, costituito dal raggruppamento di imprese tra Astaldi Spa, Vianini Lavori Spa, Consorzio Cooperative Costruzioni, Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari Spa, Cmb.

Roma si sveglia con una nuova linea metropolitana. La terza, e dal nuovo colore verde. La metro C è in funzione da questa mattina all’alba. Un debutto non proprio fortunato visto che il primo treno si è fermato prima del capolinea. Un guasto tecnico unito ad un disguido del customer care. Mix che ha ‘lasciato a piedì per circa 11 minuti i primi viaggiatori. Sulle neonate metro della Capitale sembra ormai aleggiare una sorta di ‘maledizionè. Anche la diramazione della linea blu, la B1 che collega piazza Bologna con Conca d’Oro, non ebbe momenti facili già dalla sua inaugurazione nel giugno del 2012: una serie di problemi tecnici la misero ko più di una volta. Ed oggi, seppur in misura più contenuta, stesso copione. Dai megafoni una voce ha avvisato «Corsa limitata. Cambio di destinazione» e il primo treno della nuova metro C, partito dalla stazione di Centocelle non è arrivato al capolinea con i passeggeri a bordo ma si è fermato quattro stazioni prima a causa di un inconveniente. ‘Bloccatò alla fermata Due Leoni-Fontana Candida dove sono stati fatti scendere dai vagoni i primi viaggiatori. Dopo circa undici minuti gli unici ‘sfortunatì passeggeri – visto che poi per tutto il suo primo giorno la metro C non ha registrato altri problemi – sono stati fatti salire su un altro treno con destinazione Pantano. «C’è stato un disguido nell’assistenza alla clientela che avrebbe dovuto consentire di risalire su quel treno che tranquillamente è arrivato al capolinea di Pantano – spiega l’assessore ai Trasporti di Roma Capitale Guido Improta – Il sistema driveless non comanda solo i treni ma anche i binari e stamattina in prossimità di una stazione un circuito di binario, ovvero una sezione, ha segnalato un’occupazione. Ovviamente il treno viene arrestato per motivi di sicurezza». Proprio quel software era stato uno dei ‘nodì al centro della mancata autorizzazione da parte della commissione collaudo del ministero dei trasporti, per l’11 ottobre. Ad inaugurare la nuova infrastruttura, che la Capitale aspetta da 7 anni tra inchieste, ritardi e all’ultimo un’apertura slittata di un mese, il sindaco di Roma Ignazio Marino. Un viaggio-sfilata con gli assessori della giunta che, per unirsi al primo cittadino, sono saliti, uno ogni fermata, sui nuovi treni ‘driveless’, senza conducente. «Il dislivello della banchina crea problemi per i disabili» fa subito notare il titolare della delega allo Sport Luca Pancalli mentre l’assessore Improta assicura che si è già al lavoro per risolvere questa criticità. «Per noi la metro C era una priorità» commenta il primo cittadino annunciando anche l’apertura delle stazioni Lodi e San Giovanni entro il 2015 – la linea arriverà fino a piazza Venezia per giungere poi ad Ottaviano, zona San Pietro. E poi il chirurgo dem sottolinea come la metro C sarà a prova di ‘portoghesì: «I tornelli sono già programmati per poter funzionare anche all’uscita così come in Inghilterra. In questo modo si diminuisce fortemente la possibilità di frode, di salire senza biglietto».

“L’inaugurazione della prima tratta della Metro C, Monte Compatri/Pantano-Centocelle, è una buona notizia per la città di Roma ma soprattutto per questo quadrante della provincia, che avrà un collegamento diretto con la Capitale”, lo ha affermato il sindaco Marco De Carolis nel corso del primo viaggio ufficiale della terza linea metropolitana romana. “Dopo mesi di silenzio – ha aggiunto il primo cittadino del Comune dei Castelli Romani – , l’attenzione mostrata in quest’ultima settimana, dal collega Ignazio Marino, alle questioni di sicurezza e decoro delle aree pertinenziali del capolinea, che ricade sul territorio monticiano, dovrà subire necessariamente un’accelerazione”.“Proprio per questo, domani in prefettura, ci sarà un incontro tra tutti gli enti per lavorare in sinergia ed evitare che questa fermata si trasformi in una Anagnina 2, esperienza di cui faremo tesoro per non ripetere gli errori fatti dagli altri in passato. Chiederò garanzie su presidi di polizia e carabinieri – ha concluso De Carolis – per evitare che questa parte di territorio diventi una zona franca. Per garantire quella serenità che i cittadini chiedono alle amministrazioni locali. Un risultato che, in questo caso,può essere raggiunto solo con una programmazione condivisa tra il Comune di Monte Compatri e Roma Capitale”.

 

E per molti romani è stato un vero e proprio giorno di festa. Si sono alzati prima dell’alba per filmare il viaggio nel tunnel a bordo di un treno senza conducente o farsi un selfie nella nuova metro C. «Così come ci sono quelli dell’IPhone 6 noi siamo quelli delle metro – dice uno studente di Ingegneria di Roma Tre ‘armatò di macchina fotografica per immortalare il suo primo viaggio – Sono emozionato perchè non si inaugurano metro ogni giorno qui a Roma». E una volta a bordo tutti in testa al treno per vedere dalla grande vetrata il viaggio nel tunnel: «È fantastico – commentano i giovani tra di loro – Sembra di essere in una Capitale europea». Intanto il Codacons denuncia ascensori e scale mobili fuori uso, sedili scomodi con poco spazio per le gambe e temperature eccessive nei vagoni.

 

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Una risposta a Metro C: pronti, partenza, via e primo guasto. Adesso San Pietro senza macchinisti, Marino: “Una priorità”

  1. il treno roma lido 9 novembre 2014 a 21:59

    Il problema tecnico è stato troppo enfatizzato, in realtà è stata una cosa di poco contro, non si è rotto alcun treno http://goo.gl/KSi9KB

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