Multegate, Marino convinto della manipolazione dei dati: i carabinieri ascoltano i primi teste | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Multegate, Marino convinto della manipolazione dei dati: i carabinieri ascoltano i primi teste

Gli impiegati dell’Agenzia della Mobilità di Roma. Chi gestisce i permessi della Zona a traffico limitato (Ztl). Chi ha avuto accesso ai dati del sindaco, il cui nome è forse stato coperto con il bianchetto nelle stampate dal pc mostrate ieri da Ignazio Marino. Sono alcune delle persone che stanno sentendo in queste ore i carabinieri dopo la denuncia del sindaco di un accesso illecito al sistema informatico del Campidoglio per «manipolare e falsificare» – sostiene – le informazioni sul suo permesso Ztl. I militari del Nucleo investigativo ricostruiranno come avviene la procedura e invieranno un’informativa alla procura di Roma. I pm poi decideranno se aprire un fascicolo e delegare altri accertamenti informatici agli stessi carabinieri. È il piccolo ‘Watergatè delle presunte multe non pagate e cancellate per accesso non autorizzato della Panda rossa di Marino nelle zone a traffico limitato della Capitale. Ieri il sindaco ha contrattaccato sugli avversari – Ncd in particolare – che lo accusano di aver avuto un trattamento di favore e di aver fatto un ricorso contro le multe, vietato al capo dell’amministrazione contro la quale si ricorre. «I carabinieri faranno luce – dice Marino -, identificando chi ha manomesso il sistema informatico del comune di Roma affinchè venga arrestato». La denuncia è stata presentata ieri alla stazione dell’Arma di San Lorenzo in Lucina. «Qualcuno in queste ore è entrato con dolo nel sistema per manipolare i miei dati e creare un danno alla mia credibilità – ha accusato ieri il sindaco -. È un reato grave, previsto dall’articolo 615 ter del codice penale punibile con la reclusione sino a 8 anni». I primi accertamenti dei carabinieri sono consistiti nel sentire chi ha titolo su autorizzazioni e rilasci dei permessi, compreso il personale dell’Agenzia della Mobilità. Intanto Marino lancia una frecciata al senatore Ncd Andrea Augello, che nei giorni scorsi ha presentato un’interrogazione parlamentare sul caso multe, ha accusato il sindaco di mentire e gli ha chiesto di dimettersi se sarà dimostrato. «Ho pagato regolarmente il biglietto – ha detto Marino dopo aver inaugurato la metro C – e se volete mostro anche il resto che ho ritirato dalla macchinetta, così se Augello vuole vedere se ho pagato i biglietti… visto che non ha altre attività di cui occuparsi con i 20mila euro che guadagna da senatore. Chissà cosa pensano i cittadini, se sono spesi bene questi 20mila euro…». Il multegate continua.

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