Ecco la nuova mappa delle cure a Roma. Assotutela: "Assistenza anche nelle farmacie" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ecco la nuova mappa delle cure a Roma. Assotutela: “Assistenza anche nelle farmacie”

Diciotto ambulatori di medicina generale aperti nei weekend, cinque case della Salute e la riorganizzazione del sistema ospedaliero: è la nuova rete della salute di Roma Capitale la cui ‘mappà è stata presentata questa mattina in Regione Lazio dal presidente Nicola Zingaretti insieme con il sindaco di Roma Ignazio Marino. Con loro il coordinatore della Cabina di Regia sanitaria Alessio D’Amato e la direttrice regionale della programmazione sanitaria Flori Degrassi. I 18 ambulatori gestiti dai medici di medicina generale apriranno da dicembre in tutti i Municipi dieci ore al giorno nei weekend e in tutti i giorni festivi e prefestivi: nel I Municipio saranno al Nuovo Regina Margherita (via Morosini 30) a Trastevere, all’Ospedale Oftalmico (piazzale degli Eroi) e a via Canova 19 (di fronte all’ex San Giacomo). Nel II a piazza Istria; nel III a via Salaria 741 e a via Lampedusa; nel IV Municipio a largo De Dominicis 7 (Casal Bertone); nel V Municipio a via Bresadola (Centocelle) e al Santa Caterina delle Rose (Via Forteguerri 4). Nel VI Municipio l’ambulatorio aprirà a viale Duilio Cambellotti 11 (Tor Bella Monaca); nel VII Municipio al Poliambulatorio Don Bosco (via Antistio 12) nell’VIII a via Malfante (Piazza dei Navigatori); nel IX Municipio a via Sabatini (angolo via di Decima). Nel X, a Ostia, all’ex Ospedale S.Agostino (Lungomare Toscanelli 230); nell’XI Municipio a via Portuense 1397; nel XIII Municipio a via Boccea 271; nel XIV Municipio a piazza San Zaccaria Papa 1 (Primavalle); nel XV Municipio, infine, via San Daniele del Friuli 8. Il XII Municipio può usufruire di due poliambulatori nei Municipi limitrofi. Ci sono poi le 5 Case della Salute, dopo le 3 già aperte nelle province: a Roma la prima struttura a essere operativa, era già stato annunciato, sarà quella di Prati-Trionfale (sarà inaugurata il 1 dicembre), all’ospedale Oftalmico, corpo C, di piazzale degli Eroi. Poi entro dicembre apriranno a Trastevere (Nuovo Regina Margherita), a Ostia (ex Ospedale Sant’Agostino), al Prenestino (poliambulatorio Santa Caterina delle Rose) e a Cinecittà (poliambulatorio Via della Tenuta di Torrenova). Per quanto riguarda invece la rete ospedaliera, Zingaretti ha ricordato le misure contenute nel decreto 368 di riorganizzazione della rete sanitaria, che individua nella Capitale quattro Dea di II Livello (Gemelli, San Giovanni, Umberto I, San Camillo-Forlanini), 12 Dea di I livello e prevede il potenziamento di Tor Vergata verso il II livello. Inoltre il decreto definisce e potenzia le reti ictus, cardiologica, trauma e perinatale, trasforma il San Filippo Neri da azienda ospedaliera a presidio ospedaliero della Asl Roma E, l’apertura della Oncoematologia al San Giovanni, il rilancio del Cto come polo specialistico per la riabilitazione in attuazione dell’intesa con l’Inail, l’integrazione dell’ospedale Odontoiatrico Eastman con il Policlinico Umberto I e 220 milioni per l’edilizia dello stesso Umberto I. post acuzie per cui, per colmare il tassello mancante è necessario guardare al territorio. La nostra proposta verte sulla possibilità di guardare oltre che i medici di famiglia anche alle farmacie come componente fondamentale della rete di assistenza». Lo afferma, in una nota, il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. «A oggi il territorio – aggiunge – rappresenta una componente fondamentale della rete di assistenza dove il farmacista svolge già un ruolo importante che potrebbe essere anche di aiuto nella riduzione degli accessi impropri ai Pronto soccorso ma potrebbe essere anche in grado di accogliere i pazienti in dimissione dall’ospedale. Chi si rivolge al Pronto soccorso spesso lo fa autonomamente e quasi mai sollecitato dal medico di medicina generale o dai servizi territoriali per cui in questo contesto le farmacie potrebbero fornire un contributo aggiuntivo per indirizzare correttamente i pazienti su alcune attitudini sanitarie e di prevenzione oltre che attraverso la misurazione di alcuni parametri semplici come peso e pressione». «Proponiamo quindi al governatore Zingaretti – conclude – di attivare gli uffici per studiare una sorta di convenzione con le farmacie per i servizi di ausilio al territorio cosicchè in attesa che il programma di riorganizzazione entri a regime si riesca a dare alcune piccole risposte anche a stretto giro di posta».

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