Spending review, dalla Regione taglio unanime ai vitalizi. Zingaretti: "19 milioni di risparmi dai fitti" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Spending review, dalla Regione taglio unanime ai vitalizi. Zingaretti: “19 milioni di risparmi dai fitti”

– Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori, ha approvato all’unanimità una norma che taglia i vitalizi per i consiglieri delle passate legislature. Le disposizioni, contenute in un subemendamento alla proposta di legge 184 presentato dall’ufficio di presidenza della Pisana e da quasi tutti i capigruppo, permetteranno un risparmio di circa 5 milioni di euro l’anno, un quarto di quanto si è speso finora per i vitalizi. Viene elevata a 65 anni (e non più a 50) l’età in cui iniziare a ricevere il vitalizio. Per chi già ne percepisce uno, viene istituito un contributo di solidarietà triennale articolato in quattro scaglioni, ognuno con crescenti e progressive aliquote (dall’8% al 17% sulla cifra lorda), che vengono a loro volta maggiorate del 40% in caso di cumulo di vitalizi (per esempio: quello regionale più quello parlamentare). Chi gode di un doppio vitalizio potrà inoltre rinunciare a quello regionale, vedendosi restituiti i contributi versati. Per tre anni, inoltre, sarà bloccato l’adeguamento Istat. Tutto ciò vale per i consiglieri delle legislature passate, perchè la legge 4/2013 già dispone che gli eletti della corrente X legislatura non ricevano il vitalizio. Gli attuali consiglieri, se di prima nomina, potranno chiedere la restituzione anticipata dei contributi previdenziali già versati dall’inizio della legislatura a oggi. Diciannove milioni di risparmi spostando gli uffici della Regione da immobili in affitto a immobili di proprietà. È ciò a cui sta lavorando la Regione Lazio. Lo spiega in un video pubblicato su Facebook il presidente Nicola Zingaretti. «Siamo al lavoro per combattere gli sprechi della Regione Lazio senza intaccare i servizi – afferma – È giusto raccontarlo direttamente: ora stiamo aggredendo il tema dei ‘fitti passivì. La Regione ha migliaia di immobili ma spendevamo 19 milioni di euro di affitti. L’obiettivo in due anni è portarli a zero. Abbiamo cominciato, abbiamo già risparmiato 5,5 milioni unendo delle sedi di Sviluppo Lazio che prima era in sei sedi di cui cinque in affitto e ora sarà in tre sedi, tutte di proprietà. Sono segnali importanti di una Regione che cambia – conclude – ed è giusto dirlo e raccontarlo».

– Le norme sui vitalizi costituiscono il cuore della proposta di legge 184 ‘Disposizioni di razionalizzazione normativa e riduzione delle spese regionali, approvata a tarda notte nella suo complesso a maggioranza (32 sì e 4 no). La 184, variamente emendata da maggioranza e opposizione, comprende anche norme come la liquidazione dell’Agenzia regionale dei trapianti, l’accorpamento delle società Lazio Service e Lait, la riduzione del bollo auto per le flotte di autonoleggio e leasing. Nel dettaglio la nuova disciplina dei vitalizi dispone, con decorrenza dal 1 gennaio 2015, che chi non ha compiuto 50 anni di età, ma ha fatto parte delle legislature precedenti, potrà ricevere il vitalizio a 65 anni e non più a 50. È possibile anticipare l’erogazione ai 60 anni, pagando però una decurtazione del 5% per ogni anno d’anticipo. Nel triennio 2015-2017 è prevista una riduzione temporanea per i vitalizi erogati agli ex consiglieri o titolari di reversibilità, calcolata in modo progressivo con quattro aliquote: fino ai 1500 euro lordi sarà dell’8%, dai 1501 ai 3500 euro del 10%, dai 3501 ai 6000 del 13% e oltre i 6000 euro del 17%. Per chi invece oltre al vitalizio regionale percepisce anche altri vitalizi, come quello da parlamentare italiano o europeo o da un’altra regione, le aliquote del contributo di solidarietà sono maggiorate del 40%. Pertanto, sarà al 11,2% fino ai 1500 euro lordi, al 14% dai 1501 ai 3500, al 18,2% dai 3501 ai 6000 e al 23,8% oltre i 6000 euro sempre lordi. I titolari di assegno vitalizio diretto o di reversibilità che hanno un reddito lordo complessivo annuo ai fini Irpef inferiore o pari a 18.000 potranno invece chiedere l’esenzione di tale riduzione temporanea del vitalizio. Inoltre, in attuazione di alcune disposizioni contenute nella legge di stabilità nazionale 2014, a decorrere dal 1 gennaio 2015 e per un periodo di tre anni, nei confronti dei consiglieri che superano quattordici volte il trattamento minimo Inps è prevista una decurtazione del 6 per cento per la parte eccedente il predetto importo lordo. Tale aliquota cresce fino al 18 per cento se il vitalizio supera di trenta volte il trattamento minimo Inps (che è pari a 501,38 euro mensili nel 2014). I risparmi derivanti da tali misure di contenimento della spesa saranno versati all’entrata del bilancio dello Stato. Chi ha un doppio vitalizio, inoltre, potrà rinunciare a quello della Regione Lazio: in questo caso gli sarà riconosciuta la restituzione dei contributi versati, purchè ne faccia richiesta entro 30 giorni dall’entrata in vigore della nuova legge, senza rivalutazione monetaria o riscossione di interessi. Con la nuove disposizioni il trattamento previdenziale contributivo, introdotto dalla legge 4/2013, non ha più natura obbligatoria. Pertanto, i nuovi consiglieri potranno scegliere di aderire al sistema pensionistico contributivo entro sessanta giorni dalla prima convocazione del Consiglio. Per i consiglieri dell’attuale legislatura alla prima nomina, quelli cioè che non hanno diritto al vitalizio, potranno, se lo vorranno, richiedere la restituzione anticipata dei contributi previdenziali già versati dall’inizio della legislatura (2013) a oggi, rinunciando dunque alla pensione che avrebbero preso a 65 anni. Infine, sarà bloccato per i prossimi tre anni l’adeguamento Istat. «Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato un’altra importante legge. Dopo l’abolizione dei vitalizi fatta nel 2013 per gli attuali consiglieri, abbiamo tagliato anche i vitalizi del passato». È il commento del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti sul provvedimento approvato la scorsa notte dal Consiglio Regionale. Zingaretti poi aggiunge: «accorpato due altre grandi società, Lazio Service e LAIT, in una. Abbassato del 10% il bollo alle società di leasing per riportare nel Lazio le immatricolazioni e incassare decine di milioni di euro che avevamo perso. Grazie a tutti i consiglieri per queste scelte e per il sostegno unanime che hanno garantito. Grazie ad una squadra straordinaria che – conclude – con i fatti e a testa alta sta cambiando tutto come avevamo promesso ai cittadini: il Lazio cambia davvero».(

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