Arsenico, le rassicurazioni del governatore: “Il viterbese furoi dall’emergenza dal primo gennaio”
Entro il prossimo 31 dicembre finirà l’emergenza arsenico in tutti i comuni del Viterbese senza alcun aumento in bolletta per i cittadini. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che oggi ha visitato l’impianto di dearsenificazione di Monte Jugo, nelle campagne tra Viterbo e Montefiascone. Con Zingaretti l’assessore all’Ambiente Fabio Refrigeri e il consigliere regionale Enrico Panunzi. L’impianto servirà la città di Viterbo ed è in grado di trattare 120 litri d’acqua al secondo, abbassando drasticamente i livelli di fluoro e di arsenico. In particolare il livello di arsenico, che in entrata è attorno ai 20-25 microgrammi/litro, in uscita (dopo almeno 10 filtraggi) è attorno ai 2-3 mcg/l, ben sotto il nuovo tetto di legge fissato dall’Ue a 10mcg/l. Quello di Monte Jugo, costato circa 2 milioni di euro, è l’impianto più rappresentativo del lotto e ha una vita minima di 10 anni. Ma dal 1 gennaio 2015 in tutti i 44 Comuni interessati dagli interventi finanziati dalla Regione Lazio la concentrazione di arsenico nell’acqua per uso umano sarà entro i limiti di legge. Si chiudono, infatti i lavori per la realizzazione degli impianti di dearsenificazione nei Comuni che rientrano nella fase lI di intervento (la I fase di intervento aveva riguardato 15 Comuni). Un impegno finanziario per 48 milioni di euro che ha portato alla realizzazione di 86 impianti in totale. Dal 2012, infatti, la Regione ha iniziato l’esecuzione di opere per la potabilizzazione delle acque destinate all’uso umano contenenti concentrazioni di arsenico e fluoruri oltre i limiti previsti dalla legge nei territori della provincia di Viterbo, mediante impianti di trattamento delle fonti contaminate. In particolare è stata prevista una I fase degli interventi che ha interessato 30 impianti in 15 Comuni per trattare le fonti idropotabili che presentano una concentrazione di arsenico superiore a 20 microgrammi per litro (mcq/l). La Regione Lazio ha inoltre realizzato direttamente una Il fase di interventi che ha interessato 27 impianti ricadenti in Comuni aderenti al gestore Unico dell’Ato 1 Talete, e ha finanziato 29 impianti in Comuni non aderenti a Talete che presentano una concentrazione di arsenico compresa tra 10 e 20 mcg/l. Allo stato attuale i lavori previsti nella l fase degli interventi risultano sostanzialmente ultimati e in corso di trasferimento al gestore dell’Ato 1 Talete Spa e ai Comuni interessati. I lavori previsti nella II fase si concluderanno dunque il 31 dicembre, ad eccezione di alcuni impianti che risultano in ritardo rispetto alle previsioni per cause che si sono manifestate in corso d’opera, e per i quali sono state comunque predisposte azioni tali da garantire a decorrere dal 10 gennaio 2015 l’erogazione di acqua in rete conforme ai parametri di legge. Al fine di assicurare la piena funzionalità degli impianti la Regione realizzerà una prima fase di affiancamento, nel corso del 2015, per consentire la presa in carico degli impianti da parte del gestore. «Noi abbiamo l’obiettivo comune che l’acqua arrivi pulita nei rubinetti, e questo non si ottiene schiacciando un bottone ma con un lavoro a monte. Questo sopralluogo, uno dei blitz che io faccio, è un segnale nei confronti della sicurezza dei cittadini, per mostrare con che attenzione la giunta e dei dirigenti stanno seguendo la vicenda per garantire che al 31 dicembre sia tutto pronto». Cosi il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti a margine della visita al dearsenificatore di Monte Jugo, nel Viterbese. «La sfida dell’arsenico in questa provincia è immensa – ha aggiunto – viene da lontano, fu fatta allora la scelta dei dearsenificatori che è molto onerosa, circa 50 milioni di euro, ma che ora va portata a termine. Siamo su questa strada: il primo lotto è a posto, si tratta ora del secondo lotto. Grazie a un monitoraggio quotidiano, e a rapporti che arrivano ogni 48 ore – ha spiegato – noi contiamo di arrivare alla data prestabilita con tutti gli impianti attivi in modo da non incorrere in sanzioni o violare il termine del 31 dicembre. Questi 48 milioni non graveranno sulle bollette dei cittadini, sono un investimento che la Regione fa sulla sicurezza dei cittadini. Un investimento che durera nel tempo e andrà sostenuta. Per questo la Regione ha deciso di garantire anche la prima fase di gestione – ha concluso – l’assessorato ha già impegnato 15 milioni di euro del bilancio 2015 per dare un passaggio efficiente. È uno sforzo immenso ma non ci siamo tirati indietro».
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