Al Bambin Gesù una campagna di raccolta fondi per la nuova Tac | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Al Bambin Gesù una campagna di raccolta fondi per la nuova Tac

Parte la nuova campagna di comunicazione sociale «Ospedale senza dolore» del nosocomio pediatrico Bambino Gesù. Obiettivo: raccogliere 1 milione di euro da destinare all’acquisto di un nuovo macchinario di ultima generazione, una Tac multistrato che, grazie alle sue avanzate funzionalità, consentirà di eseguire gli accertamenti senza ricorrere all’anestesia dei piccoli pazienti, nella maggior parte dei casi necessaria per l’impossibilità di contenere i movimenti. A presentare la campagna di fundraising, questa mattina nell’aula Salviati della struttura del Gianicolo, c’era il presidente dell’ospedale, Giuseppe Profiti, il direttore sanitario, Massimiliano Raponi e la responsabile dell’accoglienza e servizi famiglia, Lucia Celesti. «L’ospedale senza dolore – ha spiegato Profiti – è un tema importante nella sanità moderna. Quando parliamo di dolore non intendiamo solo quello fisico del piccolo paziente, ma anche quello che colpisce l’anima, la sfera psichica del bambino e, come è normale, della sua famiglia. All’ospedale Bambino Gesù, come logico, proviamo a fare un passo in più. L’obiettivo – ha continuato – è quello di acquistare uno strumento che consenta di fare indagini anche a bambini non collaborativi, ovvero che si muovono». La nuova Tac sarà destinata alla struttura di Palidoro «che è il terzo ospedale pediatrico d’Italia per numero di posti letto e capacità» ha aggiunto Profiti. Non solo un macchinario super performante per la velocità di acquisizione dei dati, ma anche diverso nella presentazione, poichè sarà inserito in una particolare location: un sottomarino, che consentirà di trasformare un esame complicato e spesso traumatico, in un vero e proprio gioco. «L’ospedale senza dolore – ha aggiunto Raponi – è un diritto per tutti i bambini e un dovere per un ospedale». «La solidarietà – ha detto Celesti – può cambiare la vita delle famiglie. Noi siamo in un ospedale che fa della solidarietà organizzazione». E proprio le famiglie sono il cuore dello spot della campagna di comunicazione firmata dal regista Paolo Vari, che si articola su radio, tv, stampa e web. Una successione di ritratti, immagini dei genitori dei piccoli pazienti. Una testimonianza silenziosa, accompagnata da un testo scritto «quando un bambino si ammala anche i genitori hanno bisogno di cure. Curiamo i bambini, abbiamo cura dei genitori». Sul sito internet dell’ospedale Bambino Gesù è possibile consultare la campagna e trovare tutti i riferimenti per chi volesse contribuire alla raccolta fondi.

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