Prostituzione minorile, condannato a 5 anni anni il falso manager delle modelle | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Prostituzione minorile, condannato a 5 anni anni il falso manager delle modelle

– Il sogno nel cassetto da realizzare con prestazioni sessuali da offrire a clienti facoltosi. Sullo sfondo un sedicente manager di modelle che prometteva alle giovani sfruttate l’accesso al mondo dello spettacolo e della moda. Oggi il tribunale di Roma ha presentato il conto al falso dispensatore di gloria: cinque anni e quattro mesi di reclusione, oltre ad una multa di 14 mila euro. Questa la sentenza emessa dal gup a conclusione del processo tenutosi con il rito abbreviato Protagonista del giro di squillo, che comprendeva anche una sedicenne, Glauco Guidotti, 55 anni, già finito in carcere nello scorso gennaio, stesso periodo dominato dal caso delle due minorenni che si prostituivano in un appartamento nel quartiere Parioli. Induzione e sfruttamento della prostituzione, anche minorile sono i reati per i quali l’uomo è stato ritenuto colpevole e per i quali è stata condannata a quattro anni, anche una venticinquenne, P.S., anch’ella nel giro di squillo, ma soprattutto tramite per l’accusa, tra la sedicenne, della quale era amica, e lo stesso Guidotti. L’accusa aveva chiesto la condanna del falso manager, che tuttavia ha beneficiato delle attenuanti generiche, a 8 anni di reclusione e della ragazza a quattro anni. Guidotti, inoltre, è stato condannato a pagare una provvisionale di 15 mila euro alla minorenne e di 10 mila euro ai suoi genitori. Tante le analogie, ma nessun legame, con il caso delle due liceali dei Parioli. Anche per questa vicenda le indagini della Squadra Mobile di Roma partirono dalla denuncia della madre della giovane, insospettita dallo strano comportamento della figlia. La ragazzina aveva cambiato improvvisamente il suo tenore di vita: aveva sempre nuovi abiti e borse firmati, cellulari e negli ultimi tempi anche i rapporti con i familiari erano diventati più difficili del solito. E ad avere dei sospetti erano state anche le stesse assistenti sociali della giovane. Dietro tutto ciò, per la procura, c’era la regia di Glauco Guidotti, un disoccupato originario di Capena che si spacciava per un manager di modelle. La promessa erano book fotografici da consegnare a ‘gente che contà per riuscire a sfondare nel mondo dello spettacolo. Ma la realtà era un’altra: sesso a pagamento con liberi professionisti, dirigenti di aziende residenti in diversi quartieri bene della Capitale.

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