Casa del jazz, lo spazio riparte dalla programmazione e da un nuovo comitato di indirizzo | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Casa del jazz, lo spazio riparte dalla programmazione e da un nuovo comitato di indirizzo

Un nuovo comitato di indirizzo e una nuova programmazione: riparte la Casa del Jazz, con diversi appuntamenti già da dicembre. Il «nuovo corso» dell’associazione che ha la sua sede nella storica Villa Osio, strappata dalle mani delle mafie (la casa infatti, dopo alcune cessioni e abusi edilizi era finita nelle mani di Enrico Nicoletti, coinvolto nelle vicende della Banda della Magliana), è stato presentato stamattina nella storica sede di via di Porta Ardeatina, alla presenza dell’assessore alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale, Giovanna Marinelli, dal presidente dell’Azienda Speciale Palaexpo Franco Bernabè, dal direttore generale Maril De Simoni, dalla presidente della commissione cultura di Roma Capitale, Michela Di Biase, e da Franco La Torre, membro della presidenza dell’Associazione Libera. Del nuovo comitato di indirizzo fanno parte, oltre allo stesso De Simoni e La Torre, Ada Montellanico e Francesco Ponticelli dell’Associazione Italiana Musicisti Jazz, Filippo Bianchi di Associazione Europe Jazz Network, Danilo Rea in rappresentanza della Siae, Paolo Damiani del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, gli ex direttori della Casa del Luciano Linzi e Giampiero Rubei. La Casa del Jazz, inaugurata il 21 aprile 2005, pone tra i suoi obiettivi quello di essere il luogo del jazz italiano, dando spazio ai migliori artisti del settore ma anche ai più giovani e ai meno noti. Particolare rilievo, per la storia della sede di Villa Osio, come sottolineato durante la presentazione di oggi, assume la collaborazione del Comune di Roma con l’associazione Libera per la lotta alle mafie, che dedica gran parte delle sue attività al riuso sociale e civile dei luoghi finiti nella rete del crimine organizzato. I lavori alla villa iniziarono nel 2001 dopo la sua confisca su sentenza della Cassazione e la successiva assegnazione a Roma Capitale. I lavori hanno restituito al luogo gli eleganti canoni stilistici e architettonici di prima dell’appropriazione da parte della criminalità organizzata, dotandola allo stesso tempo di spazi e impianti moderni atti ad ospitare la nuova Casa del Jazz.

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