Marino incassa il sostegno del Pd: "Non lasciamo la città alla destra". Tra i renziani si parla ancora di elezioni | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Marino incassa il sostegno del Pd: “Non lasciamo la città alla destra”. Tra i renziani si parla ancora di elezioni

Dopo i no del prefetto Morcone e del segretario dem romano Cosentini, prosegue a piccoli passi la costruzione della nuova giunta del Campidoglio

– Dopo le forti frizioni della scorsa settimana tra il Pd e l’amministrazione Marino, torna la calma, almeno apparente, tra partito e sindaco. Se dall’ultima direzione dei democratici, dai toni accesi e esasperati, era emerso una sorta di ultimatum al primo cittadino, la riunione odierna è improntata a un clima decisamente più disteso. Con il segretario Lionello Cosentino che dice: »È utile che siamo uniti. Vedo un cambiamento con la carica della destra che punta ad arrivare alla crisi politica sfruttando la crisi sociale. Spero e credo che si possa agire senza polemiche e insieme al sindaco, poi le difficoltà ci sono ma le affrontiamo«. Insomma, le acque sembrano essersi calmate e, forse anche per lo spauracchio di una rimonta delle destre, al netto delle critiche, i richiami alla responsabilità prevalgono. »Se non continuiamo a governare riconsegneremo la città alla destra. Dobbiamo difendere questa amministrazione. Ma per farlo dobbiamo anche rilanciarla, fare dei cambiamenti in giunta e aggiornare l’agenda politica«, dice il coordinatore dei municipi Maurizio Veloccia. E anche chi critica senza mezzi termini l’amministrazione alla fine parla in maniera amara ma propositiva: »Questo sindaco ha fatto tante cose buone ma va aiutato, si deve far aiutare. La prima cosa di cui ha bisogno è una segreteria politica – afferma il mini sindaco Andrea Tassone -. Aiutiamo gli assessori perchè è intollerabile che ci siano degli assessori che non hanno mai amministrato neanche un condominio«. Sul rimpasto di giunta, che si attende a breve, »noi non abbiamo aperto con il sindaco una trattativa sui nomi, non spetta ai partiti, le idee proposte sono tutte a sua disposizione, ma la scelta è sua«, precisa Cosentino che esprime apprezzamento per la partecipazione di Marino alla conferenza programmatica del Pd la prossima settimana. »Dobbiamo provare a dare risposte di governo, sanare un decifit di politica – sostiene il vicesegretario del Pd Roma, Luciano Nobili -. La crisi di consenso si fronteggia accorciando le distanze. Il sindaco ha la responsabilità di accettare o meno la nostra disponibilità«. Alla direzione intervengono anche gli assessori Estella Marino e Paolo Masini: la prima sottolinea la »preoccupante strumentalizzazione delle destre in città«, il secondo difende le scelte fatte in questo anno e mezzo che »non sono una passeggiata«. Con le voci di elezioni anticipate »stiamo rischiando di bruciare una giovane, grande classe dirigente. Quindi stiamo attenti! Ci ritroviamo i manichini di oggi ad Ostia…«, ammonisce il responsabile ai lavori pubblici. Marino, intanto, in mattinata inaugura il nuovo Alberone nel quartiere Appio, incassa gli applausi della folla e cori di sostegno: »Resisti, Marino!«.

Intanto prosegue a piccoli passi l costruzione della nuova squadra di governo. Per la nuova giunta il sindaco incassa prima il no del prefetto Morcone e poi  quello del segretario dem romano, Lionello Cosentino, nel ruolo di vice. Posto per cui sembra confermato Luigi Nieri, anche per evitare ulteriori e nuove fibrillazioni con Sel. Anche la deputata Ileana Argentin avrebbe frenato per il suo ingresso nella sala delle bandiere, per la casella del Sociale, sconsigliata dai suoi colleghi. Intanto tra i renziani continua a circolare la voce di legare il voto delle regionali di primavera con le amministrative. A cui legare il voto della Capitale. E a quel punto la sfiducia per Marino sarebbe davvero dietro l’angolo, anche se il Pd prepara il governo ombra per il cambio di passo.

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