Meno bus, città sporca e risorse dimezzate: i mali di Roma secondo l'Authority dei servizi pubblici | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Meno bus, città sporca e risorse dimezzate: i mali di Roma secondo l’Authority dei servizi pubblici

– Cala la qualità della vita dei romani, giudicata poco al di sotto della sufficienza. I cittadini, sebbene promuovano in media i servizi pubblici, bocciano senza appello la pulizia della città (che registra un 4 in pagella) e si dicono insoddisfatti anche di bus e tram. Dice questo il rapporto dall’Agenzia per il controllo dei servizi pubblici di Roma, secondo cui ad incidere sulla loro qualità sono diverse variabili: dall’impoverimento della gente ai «minori trasferimenti» agli enti locali. «Tra il 2010 e il 2014 il sindaco di Roma ha visto praticamente dimezzare le risorse a disposizione della città: -667 milioni di euro, pari al 48%», sottolinea il documento. Resta il fatto che «la qualità della vita a Roma nel 2014 ottiene da parte dei cittadini un voto medio pari a 5.71 su 10 proseguendo l’andamento discendente già rilevato nel 2013 – spiega il rapporto -. Il voto medio dato ai servizi è più alto, nonostante la tendenziale diminuzione, anche per il 2014: 6,36». Città sporca. I romani «giudicano severamente l’igiene urbana e in particolare il decoro e la pulizia della città» con «un voto ben al sotto della sufficienza: 4 in media». Ma non mancano nemmeno le parentesi rosa: fra i servizi si distinguono quelli considerati molto positivamente e in miglioramento: l’intero comparto della cultura, definito di «eccellenza», è seguito da parchi pubblici e ville storiche. Se il sociale incassa la sufficienza, i pareri sui ‘servizi universalì sono meno omogenei: l’acqua potabile e l’illuminazione pubblica risultano molto e abbastanza soddisfacenti, il trasporto pubblico locale (Tpl) registra dei ‘distinguò: è considerato «sufficiente in relazione a metro e taxi e insoddisfacente per bus e tram. Stessa valutazione, negativa, anche per la sosta a pagamento». In particolare, per i trasporti pubblici di superficie, «l’obiettivo della razionalizzazione, che complessivamente ha comportato una riduzione delle corse, non è stato pienamente percepito» dagli utenti. I quali hanno sottolineato che ancora manca una compensazione da parte dei servizi metropolitani. «Le principali denunce – continua l’indagine – sono la mancanza di sicurezza, controllo, manutenzione e pulizia». «È evidente che senza risorse adeguate il livello dei servizi non può essere giudicato sufficiente», commenta l’assessore ai Trasporti di Roma Guido Improta sottolineando come ad oggi, rimanga «irrisolto il tema delle risorse che lo Stato mette a disposizione delle Regioni e che la Regione trasferisce a Roma Capitale» per il tpl. A livello nazionale, «premettendo che la spesa dei servizi pubblici, a livello nazionale, è cresciuta nell’ultimo anno del 5,9%, trainata dall’aumento delle tariffe per l’igiene urbana (+15%) e l’acqua potabile (+6%) Roma risulta tra le città meno care, offrendo servizi di buona qualità a prezzi contenuti».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login