Per il volo militare del ministro Pinotti chiesta l'archiviazione | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Per il volo militare del ministro Pinotti chiesta l’archiviazione

– Sarà il tribunale dei Ministri, nelle prossime settimane, a decidere sulla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Roma per il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, indagata per la vicenda del volo militare partito il 5 settembre scorso da Ciampino alla volta di Genova, dove il ministro abita. Il procedimento ipotizzava il reato di peculato d’uso. Anche la procura militare di Roma ha chiesto oggi l’archiviazione dell’inchiesta, avviata contro ignoti sulla stessa vicenda: i reati ipotizzati dal procuratore militare Marco De Paolis, in questo caso, erano quelli di peculato militare e imbarco abusivo di passeggeri. L’inchiesta della procura di Roma era stata avviata una decina di giorni di fa dopo un esposto depositato negli uffici di piazzale Clodio da alcuni parlamentari M5S. Il procuratore aggiunto Francesco Caporale e il sostituto Roberto Felici, come da prassi, hanno proceduto all’iscrizione nel registro degli indagati del ministro. Nella denuncia i pentastellati sostengono che il ministro Pinotti abbia «usato un Falcon 50 dell’Aeronautica militare per farsi accompagnare a casa, a Genova, approfittando di un volo di addestramento programmato dal 31/o stormo dell’Aeronautica». E oggi i deputati M5S Alessandro Di Battista e Luca Frusone, sostengono che «non sarà certo una richiesta di archiviazione formulata dalla Procura di Roma a riabilitare la figura di un ministro fantasma come Roberta Pinotti». Nei giorni scorsi il ministero aveva fatto pervenire in procura una serie di documenti che saranno inoltrati dai pm capitolini al tribunale competente sui reati ministeriali. L’Aeronautica ha, a più riprese spiegato che il volo rientrava in una missione addestrativa per la tratta Ciampino-Genova. Il 4 settembre, secondo l’Areonautica, il programma di volo è stato firmato, inviato ed inserito nel sistema con l’approvazione del Comandante di Stormo senza alcuna variazione. «Su queste tipologie di voli – ha puntualizzato nei giorni scorso l’Aeronautica – è previsto l’imbarco di personalità istituzionali al di fuori dell’equipaggio anche al fine di consentire un risparmio di risorse per la Pubblica Amministrazione e tale opportunità non impatta sugli scopi addestrativi necessari per il mantenimento delle qualifiche dei piloti e degli operatori di bordo».

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