Provincia Viterbo, i dipendenti proclamano lo stato di agitazione contro i trasferimenti | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Provincia Viterbo, i dipendenti proclamano lo stato di agitazione contro i trasferimenti

«Sono solidale con i dipendenti della provincia di Viterbo che questa mattina, insieme ai rappresentanti sindacali del comparto del pubblico impiego, si sono riuniti in assemblea proclamando lo stato d’agitazione contro il caos amministrativo e gestionale creato dalla riforma della pubblica amministrazione». Il dichiara, in una nota, presidente della Provincia Marcello Meroi in merito all’assemblea sindacale che si è svolta a Palazzo Gentili e che ha visto la partecipazione di tutto il personale dell’Ente. «Purtroppo – aggiunge Meroi – i rischi che negli ultimi due anni e mezzo abbiamo ripetutamente denunciato in sede Upi sconsigliando l’attuazione di un progetto di riforma delle Province che è apparso da subito pasticciato e contraddittorio, si stanno concretizzando a danno dei lavoratori, i primi a pagare per le scelte sbagliate della politica. I governi, sia quello precedente guidato da Enrico Letta che l’attuale presieduto da Matteo Renzi, per la verità con il sostegno di larghissima parte del Parlamento, hanno partorito un disegno di legge di riforma degli enti locali che sta facendo acqua da tutte le parti, creando notevoli disfunzioni nell’erogazione dei servizi e, cosa ancora più grave, fa precipitare nell’incertezza i dipendenti che, dal primo gennaio 2015, dovrebbero essere trasferiti in capo alla Regione insieme alle competenze in cui sono impiegati. In base alle disposizioni normative, anche l’erogazione degli stipendi sarà di competenza dell’Ente che riceverà in carico i servizi. Peccato però che le Regioni non siano affatto intenzionate a farsi carico delle nuove competenze, né del personale addetto, che rischia così di restare senza stipendio, dal momento che le Province hanno impostato i bilanci seguendo le indicazioni normative. Una situazione che deve essere imputata, solo ed esclusivamente, al pressappochismo di chi ha voluto impostare una riforma pessima, al solo scopo di gettare fumo negli occhi dell’opinione pubblica facendo credere di aver eliminato gli sprechi. Purtroppo gli sprechi non sono stati affatto eliminati e in compenso è stato creato il caos generale, con i dipendenti delle Province costretti a pagare il prezzo più salato. Non possiamo quindi che solidarizzare con il personale interno – prosegue ancora Meroi – con l’impegno a ricercare tutte le soluzioni utili a limitare da qui ai prossimi mesi disagi ai lavoratori, fermo restando che le normative nazionali non sembrerebbero concederci grandi spazi di manovra, almeno in assenza di una nuova e chiara normativa che favorisca il finanziamento dei servizi, fino al loro reale trasferimento».

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