Salario accessorio, salta l'incontro con Marino: sindacati pronti all'occupazione | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Salario accessorio, salta l’incontro con Marino: sindacati pronti all’occupazione

– Fumata nera dal Campidoglio sul nuovo contratto decentrato dei dipendenti e sul tema del salario accessorio. Salta, a causa di un «problema personale ed improvviso» di Ignazio Marino, l’incontro con i sindacati e in piazza esplode la protesta al grido di ‘Vergognà, ‘Dimissionì. Cgil, Cisl e Uil scrivono al Prefetto chiedendo di intervenire per «allentare la tensione». Ma i dipendenti sono già pronti per una protesta h24 con tanto di nottata sotto il Marco Aurelio. Erano scesi in piazza venerdì scorso, dopo lo sciopero di giugno con l«assediò di piazza del Campidoglio. Dipendenti comunali, maestre d’asilo e vigili urbani insieme per una fiaccolata che ha raggiunto il colle capitolino dietro lo striscione ‘Marino illuminatì. Una ‘protesta di lucì in difesa del salario accessorio e per dire no al nuovo contratto. Risultato un tavolo con i sindacati convocato per oggi che però è saltato a causa dell’assenza del sindaco Marino. Un’assenza, giustificata dal Campidoglio, per »un improvviso problema personale« del primo cittadino. Notizia che non è stata ben accolta dai lavoratori comunali in presidio sotto Palazzo Senatorio che hanno urlato più volte ‘Vergognà. Contestato al grido ‘Buffonè, ‘Dimissionì anche il vicesindaco di Roma, sceso dal Campidoglio per comunicare lo slittamento dell’incontro a domani. »Il sindaco stesso – spiega Luigi Nieri -, consapevole dell’importanza dell’incontro, ha immediatamente riconvocato i sindacati per domani alle 17. Non capisco però l’atteggiamento di alcuni rappresentanti sindacali, che talvolta sembrano più interessati a inasprire i toni con l’amministrazione, che a confrontarsi in maniera costruttiva per il bene dei dipendenti capitolini e dei cittadini di Roma«. Per la Cgil è stato un »errore« aver rinviato l’incontro perchè questo »inevitabilmente innalza la tensione«. »Il sindaco all’improvviso se ne è andato lasciando migliaia di lavoratori senza una sua risposta – tuona Giancarlo Cosentino della Cisl – Come al solito quando c’è da prendere una decisione lui scappa. A questo punto credo che dovremo portare tutti i 24mila dipendenti comunali allo sciopero della Cisl convocato per il 1 dicembre«. »Questa è un’altra perla del sindaco che si aggiunge ad una collana intessuta dall’amministrazione – dice Francesco Croce della Uil – Il sindaco ha accampato motivazioni di carattere familiare ma se venissimo a sapere che è una bugia questo avrà un peso politico determinante«. E anche nel Pd Roma serpeggia qualche dubbio: »Siamo sicuri che il sindaco avesse un buon motivo per non essere presente oggi all’appuntamento con il sindacati?« si chiede Giovanna Ceccarelli, responsabile lavoro dei dem. E oggi i sindacati scrivono al Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro per chiedere un suo intervento, e in particolare di »sospendere le scelte dell’amministrazione« sul salario accessorio: »La mancanza dell’incontro di oggi e il silenzio dell’amministrazione non aiutano – spiega Natale Di Cola della Cgil – Ci vuole un gesto distensivo. Se non si allenta la tensione il rischio è il caos«. I dipendenti capitolini intanto si dicono esasperati ed hanno paura di vedersi il prossimo stipendio decurtato. E sono pronti a tutto. Anche ad ‘occuparè nuovamente piazza del Campidoglio. Questa volta con un presidio h24, passando anche una nottata sotto il Marco Aurelio.

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