Truffa e concussione, soldi per agevolare l'iter delle pratiche edili: due impiegati ai domiciliari | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Truffa e concussione, soldi per agevolare l’iter delle pratiche edili: due impiegati ai domiciliari

Soldi per agevolare le autorizzazioni relative a opere edili. Per questo due dipendenti pubblici di 60 e 64 anni sono stati posti ai domiciliari con l’accusa di truffa, concussione, ricettazione, falsità in atti pubblici, abuso d’ufficio. I due sono accusati di accesso abusivo alla banca dati del sistema informatico dell’Agenzia delle Entrate. Le indagini sono iniziate a seguito di una comunicazione riservata del 2013, secondo la quale, uno dei due indagati F.A. di 64 anni, dipendente pubblico, abusando della propria qualifica, aveva intrapreso rapporti con persone, soprattutto straniere, per realizzare, previo pagamento diretto, alcune pratiche relative ad autorizzazioni per opere edili senza il rispetto delle normali procedure. Dopo alcune intercettazioni è emerso anche il coinvolgimento di F.G. 60 anni. Le successive verifiche facevano luce su una collaudata ed ampia rete di attività illecite che spaziavano dal pagamento di somme di denaro per l’accesso abusivo alle banche dati, all’agevolazione di iter autorizzativi non disdegnando in alcuni casi di millantare competenze funzionali inesistenti per il cui interessamento venivano avanzate richieste di denaro. Nel corso delle indagini, sono state effettuate anche delle perquisizioni che hanno portato al sequestro di vari documenti tecnici sottoposti a perizia da parte di esperti nominati dal Tribunale. Sono tuttora in corso indagini da parte della Polizia.  Avrebbero intascato dai mille fino ai 2500 euro a pratica i due dipendenti pubblici arrestati dagli agenti del commissariato Tor Pignattara a Roma con l’accusa di aver aver intascato soldi per «agevolare» alcune procedure edilizie. Secondo quanto si è appreso, si tratterebbe di un dipendente 64enne degli uffici tecnici del municipio V e di un geometra del Catasto, ora ai domiciliari. Le indagini sono scattate nel 2013 dal 64enne dopo alcune segnalazioni di movimenti sospetti. Gli investigatori hanno accertato che l’uomo veniva contattato per velocizzare autorizzazioni edili. A rivolgersi a lui soprattutto stranieri, in particolare nord africani e del Bangladesh, per pratiche ordinarie o ristrutturazioni di negozi. L’uomo, che incontrava i clienti anche fuori dall’ufficio, era in stretto contratto con il geometra 60enne che si occupava di entrare abusivamente nei sistemi informatici dell’Agenzia delle Entrate. In alcuni casi avrebbero prospettato anche la necessità di un timbro o un visto di congruità di cui non c’era alcun bisogno per far lievitare il prezzo della pratica. Secondo quanto si è appreso, i due uomini sono stati arrestati dalla polizia mentre erano a lavoro.

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