Rosy Bindi contro l'Italgas: "A Roma mancati allacci e fughe di gas" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Rosy Bindi contro l’Italgas: “A Roma mancati allacci e fughe di gas”

«Gli amministratori giudiziari di Italgas hanno trovato a Roma gli allacci nemmeno iniziati e nella città si sono verificate varie fughe di gas»: la contestazione, oggi, è arrivata dal presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, all’amministratore delegato di Snam Rete Gas, Paolo Mosa, in audizione davanti all’Antimafia. In verità di questi mancati allacci nella capitale, i cui lavori di ripristino si starebbero compiendo in questi mesi, da quando cioè Italgas è commissariata, si parla da tempo in Commissione Antimafia. La presidente Bindi, infatti, con una serie di audizioni, sta convocando i vertici di Italgas e oggi anche di Snam, la società controllante, per tentare di capire se sono vere le accuse che hanno portato al commissariamento di Italgas. In una precedente audizione Bindi aveva ricordato che la scorsa estate a Roma un operaio è morto in seguito alla esplosione di un tombino avvenuta mentre l’uomo lavorava con altri colleghi in una galleria di servizi sotterranea, a Roma, nel quartiere Monteverde, e che fughe di gas sono state registrate nel quartiere romano di S. Giovanni. Bindi e alcuni commissari hanno inoltre fatto notare che a Roma i lavori di manutenzione per Italgas sono stati eseguiti dalla ditta Tagliabue che nella capitale conta, stranamente, un solo dipendente. L’amministratore delegato di Snam ha voluto tuttavia rassicurare: «È normale che ci siano fughe di gas, l’importante è che si intervenga in tempo. A Roma il sistema funziona come nel resto d’Italia, il 100% degli interventi avviene nei tempi previsti e non c’è alcun problema in termini di sicurezza». Ed ha spiegato che tra il 2013 e il 2014 è stato raggiunto un accordo con i sindacati grazie al quale le attività che riguardano gli allacci nella capitale potranno essere eseguite non solo da personale Italgas (come era previsto finora) ma anche da personale esterno. «Il numero di allacci quindi crescerà nel tempo», ha aggiunto Mosa. Quanto alla ditta Tagliabue, l’amministratore delegato di Snam ha attribuito alla struttura operativa di Italgas Roma la colpa di non aver correttamente vigilato su una serie di operazioni compiute dalla ditta in questione. Da tempo Italgas sta sostituendo a Roma le vecchie condotte in ghisa della rete gas metano. «Un progetto di ammodernamento – ha ricordato Mosa – che dura molti anni». L’amministratore delegato di Snam, che in passato ha ricoperto anche l’incarico di amministratore delegato di Italgas, ha ricordato in un episodio, tra l’altro, di essere stato letteralmente tempestato da telefonate, da parte dell’allora sindaco della Capitale Gianni Alemanno, perchè in via del Corso, al centro di Roma, i cantieri per i lavori provocavano del traffico. «Il sindaco si mise davanti al cantiere e dette in escandescenze», ha raccontato Mosa all’Antimafia. Critiche all’operato di Snam sono arrivate dal deputato di Scelta Civica Andrea Vecchio e dal senatore Elisa Bulgarelli (M5S). «Mi sono arrivate chiacchiere da bar secondo le quali, in passato, la quasi totalità delle imprese che hanno messo i tubi per la Snam, da nord a sud, erano mafiose e alla Snam questo ha fatto comodo perchè ha evitato problemi nei territori», ha detto Vecchio e con Bulgarelli ha criticato il sistema di partecipazione alle gare che prevede una lista dalla quale si devono attingere i nomi delle imprese che parteciperanno alle gare stesse.

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