Giudice antimafia minacciato, corteo fino al Tribunale: "Non sei sola" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Giudice antimafia minacciato, corteo fino al Tribunale: “Non sei sola”

Hanno invaso le strade di Latina, sfilando in migliaia fino ai piedi del tribunale nel nome di Lucia Aielli, il giudice vittima della macabra intimidazione di qualche giorno fa quando alcuni manifesti funebri che annunciavano la sua morte sono stati affissi sulle mura della scuola delle figlie. Studenti, avvocati e cittadini hanno deciso di scendere in piazza proprio nel giorno in cui erano stati annunciati i suoi funerali, sorreggendo manifesti e striscioni con «#StoconAielli», lo slogan che ha accompagnato il corteo per l’intera la giornata. E tra due settimane, il 12 dicembre, arriverà nella città pontina anche l’Antimafia, che oggi ha rinnovato la sua solidarietà al magistrato «per la gravissima intimidazione che ha coinvolto anche le figlie minorenni» In prima fila c’erano gli studenti di tutti gli istituti superiori di Latina. «La solitudine è mafia. Restiamo uniti», «La giustizia non si tocca», «Uniti si vince», sono stati i messaggi lanciati dai ragazzi in testa al corteo. Tra fumogeni tricolore e slogan contro la criminalità organizzata, gli studenti hanno attraversato il cuore della città intonando in coro «noi la mafia non la vogliamo». Accanto agli studenti hanno sfilato anche il sindaco di Latina Giovanni di Giorgi, i consiglieri comunali di diversi partiti politici e le segreterie sindacali di Cgil, Cisl e Uil. E proprio per oggi in tribunale sono state sospese le udienze per un’assemblea straordinaria, che si è aperta nell’aula della Corte d’Assise, organizzata dall’Associazione nazionale magistrati di Latina, presieduta da Mara Mattioli, a cui ha preso parte anche il procuratore capo Andrea De Gasperis. Solidarietà al giudice Aielli è arrivata oggi dalla presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi che ha sottolineato il gesto vile e criminale sul quale occorre fare «presto piena luce ma che esige anche una mobilitazione civile e pubblica, che segnali il rifiuto della cittadinanza alle pressioni della criminalità organizzata, in un territorio particolarmente esposto alle infiltrazioni dei poteri mafiosi. Non lasceremo soli i magistrati di Latina nel loro difficile impegno per la legalità e la giustizia». Ed il 12 dicembre, nel capoluogo laziale, ci sarà anche il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, per «stare al fianco della città». «Chi si espone di più – ha detto – non deve sentirsi solo ma deve sentire accanto a sè la forza della moltitudine. Anche noi oggi idealmente siamo con loro nel Lazio al fianco di questo magistrato che sta lottando anche per la nostra libertà».

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