Roma, Garcia e il tarlo Juve: "Sappiamo perché siamo costretti a inseguire" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma, Garcia e il tarlo Juve: “Sappiamo perché siamo costretti a inseguire”

Un chiodo fisso, un tarlo di quelli duri a morire. Per Rudi Garcia ogni occasione sembra essere diventata buona per ricordare a tutti il perchè la Roma si trova a dover inseguire la Juventus. E così, anche alla vigilia della sfida con l’Inter, il tecnico francese adotta lo schema del contro-attacco, schierandosi dalla parte della sua squadra. Ma quale crisi: «In Europa hanno fatto meglio di noi solo Real Madrid, Bayern Monaco e Chelsea. Nessun altro. Ovviamente non parlo del campionato italiano perchè la Juve ha tre punti di più e sappiamo tutti come li ha ottenuti». Insomma, per Garcia il ko nello scontro diretto di Torino è stato particolarmente indigesto, ancor di più del clamoroso tonfo in Champions col Bayern Monaco che definisce come ormai «superato». «Non devo difendere la Roma, i fatti mostrano che non solo siamo in buona salute, ma in grande salute. Io sono abbastanza contento del nostro rendimento» sottolinea quindi l’allenatore, prima di chiudere definitivamente la questione strip-club che ha visto protagonisti alcuni giocatori nella notte del pareggio-beffa di Mosca: «Basta con queste stupidaggini. Sono qui per parlare di calcio, di cose importanti. Mezza squadra che esce in tuta non ha nulla da nascondere». «Ho uno spogliatoio con all’interno dei ragazzi carichi al massimo e che non vedono l’ora di tornare in campo davanti ai nostri tifosi. Dopo il pari col Cska i calciatori erano arrabbiati e si è visto sul campo: in allenamento li ho dovuti frenare, sono carichi – aggiunge – Eravamo tutti delusi, vedere i miei giocatori così mi piace da morire. Lo spogliatoio è unito, i ragazzi vivono alla meraviglia insieme». E domani sera proveranno a confermare il trend positivo casalingo in campionato (finora solo vittorie e zero gol subiti). «L’Olimpico è il nostro giardino, e l’appoggio dei nostri tifosi è importantissimo. Domani in 12 saremo più forti sicuramente – ammette Garcia – L’Inter? È una squadra che ha qualità, ma che ha anche punti deboli e dobbiamo sfruttarli facendo una grande gara. Sappiamo che ha dei giocatori forti, noi però prima dobbiamo essere la Roma e poi fare in modo di vietare all’Inter di sfruttare le sue forze. Faremo di tutto per vincere, ma il campionato non dipende dalla gara di domani». Certo, se la Juventus dovesse vincere il derby, i tre punti in palio con i nerazzurri diventerebbero vitali per non perdere la scia dei bianconeri. Per conquistarli Garcia potrà contare sul rientrante Maicon («quando c’è impone la sua forza fisica, aiuta tanto il nostro gioco, soprattutto sul piano offensivo»), sul recuperato Yanga-Mbiwa (andrà in panchina), e sulla voglia di Strootman e Gervinho, tra i più criticati dopo il pari di Mosca. «Ma Kevin è un grande giocatore, che tutta Europa vuole. Sarà fondamentale come in passato con la sua qualità e tutta la sua rabbia» taglia corto il francese, per poi difendere e il suo pupillo ivoriano: «In quasi il 75% dei gol segnati dalla Roma c’è Gervinho di mezzo. Questo non vuol dire che gioca sempre bene, mi aspetto di più da lui, ma vale per tutti».

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