La natura, una mano santa per combattere le influenze | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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La natura, una mano santa per combattere le influenze

Frutta e verdura, miele e bacche

macedoniaLovelyCheffa è malata, a casa con l’influenza. E ti credo! In giro c’è di tutto: raffreddori vari, bronchiti, addirittura polmoniti e con questo autunno così tanto tropicalizzato è normale prendersi un coccolone. Un giorno le alluvioni, quello dopo un vento che ti porta via e quello dopo ancora sole e caldo da fine settembre. E così poco fa, fra una boccata di aerosol e una compressa effervescente, soffocata dai miei stessi starnuti e colpi di tosse, pensavo al grande potere taumaturgico degli alimenti. La natura è generosa, ci riempie di doni preziosi per la nostra salute, solo che molte volte non conosciamo gli effetti positivi di ciò che mangiamo.

Poi, sapete, io penso che quando ci si addentra nel mondo della medicina, si debba prestare molta attenzione alle notizie che si trasmettono, perché ci vuole davvero poco a dire qualcosa di sbagliato o a essere male interpretati. Personalmente, ritengo che ci siano delle prese di posizione discutibili, con affermazioni assurde e pericolose, che possono allontanare dalla medicina persone gravemente malate e addirittura condurle alla morte; poi, voi non potete saperlo, ma LovelyCheffa discende da generazioni di medici e farmacisti, dunque appartiene a quella categoria di persone che con la medicina tradizionale si cura, eccome!

Detto questo, però, è innegabile che frutta e verdura abbiano la capacità di aiutare il nostro organismo a debellare malanni. Sentite questa. L’inverno scorso mi sono ritrovata una sera in aula a fare docenza acciaccatissima da un orribile raffreddore; il mio assistente mi guarda e mi scrive al volo una ricettina di una pozione magica a base di acqua bollita con limone, aglio e miele. Io, inorridita ancorché schifata, ho recalcitrato un bel po’, ma poi – siccome la mattina dopo dovevo salire su un aereo per Londra, dove mi aspettava un impegno importantissimo di lavoro – mi sono detta che tanto non avevo nulla da perdere e me la sono bevuta. Beh..voi non ci crederete, ma io quell’aereo l’ho preso e sono pure sopravvissuta alla pozione. E perché ha funzionato secondo voi? Perché conteneva miele, che notoriamente è un fluidificante, e il temutissimo aglio, che è un potente antisettico. Il limone, poi, astringe e disinfetta. Ma di casi simili ce ne sono tanti eh? Recentemente, ad esempio, un mio idraulico di origini rumene mi ha consigliato un bibitone simile, ma con molto più aglio e invece una ragazza londinese mi ha detto che lei, quando ha mal di gola, prima di dormire – proprio all’ultimo momento, quando sa di non dover più aprire bocca e sforzare la gola, si spreme nel gargarozzo il succo di un limone intero appena spremuto, senza zucchero. Pare che sia una mano santa naturale contro il mal di gola..

Le bacche di goji le conoscete? Piccole, rosse e ricche di antiossidanti, combattono i radicali liberi e di conseguenza l’invecchiamento; inoltre sono un concentrato di vitamina C, 500 volte quella delle arance, e contribuiscono a debellare infiammazioni varie. Sono pure carine e gradevoli; io ne ho una bella quantità in salotto, in una scatola per bonbon e chiunque transiti per la stanza se ne prende. In pratica, è come mangiare delle caramelline, ma naturali. Ovviamente, anche di queste bacche, come di tutti gli alimenti, non si può abusare e nel caso specifico superare i 30 grammi giornalieri; ma l’abuso di qualsiasi cosa è nocivo no? Stiamo attenti a non esagerare, perché poi rischiamo di mettere una toppa da una parte e aprire uno squarcio da un’altra. Detto questo, la vostra LovelyCheffa vi saluta e se ne va a farsi una bella spremuta d’arancia…sperando che sta botta di vitamina C la riporti in vita. Alla prossima amici!  Rita Monastero

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