Meningite: dopo la morte di un bimbo, profilassi per altri 23 minori | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Meningite: dopo la morte di un bimbo, profilassi per altri 23 minori

– La febbre altissima e le condizioni precipitate così rapidamente lasciavano pochi dubbi su un caso di meningite, ma ora arrivano le prime conferme degli accertamenti clinici. È deceduto per una «sepsi meningococcica», il bimbo di 5 anni ricoverato nei giorni scorsi in gravissime condizioni prima all’ospedale Sant’Eugenio e poi al policlinico Gemelli di Roma. Nelle prossime ore si avranno i risultati degli esami effettuati al piccolo durante il ricovero che indicheranno quale è il tipo di meningococco che ha causato il decesso. E intanto sono circa 60 i bimbi che negli ultimi due giorni si sono presentati al policlinico romano per sottoporsi alla profilassi antibiotica, effettuata solo su 23 di loro (e non a 60 come riferito in un primo momento) perchè gli altri non ne avevano bisogno. Stamattina si è dato invece l’ultimo saluto al piccolo. La messa è stata celebrata nella basilica dei Santi Pietro e Paolo, in zona Eur dove il bimbo abitava. Presenti anche le maestre della scuola materna che frequentava. Il dispiacere per la morte improvvisa si mescola alla paura tra i genitori degli altri bimbi che frequentano lo stesso plesso scolastico. «Siamo molto preoccupati per i nostri figli – spiega Riccardo, papà di una bambina della scuola statale che si trova nello stesso edificio della materna che frequentava il bimbo – Soprattutto perchè c’è stata una totale assenza di comunicazione da parte dell’Asl. Abbiamo saputo di quello che era accaduto tramite il passaparola tra i genitori. La prima comunicazione ufficiale è arrivata domenica sera dal Gemelli». I genitori spiegano che le due scuole hanno in comune sia la mensa che la palestra e quindi i bambini si incontrano spesso, soprattutto in questo periodo perchè con le prove per il coro di Natale si fanno spesso scambi di classe. Così Riccardo ha preferito non mandare a scuola la sua bambina oggi. «Ci hanno detto che è stata fatta una disinfezione, ma per sicurezza la tengo a casa anche domani – conclude – Ho preferito farle la profilassi antibiotica perchè non è vaccinata a tutti i ceppi di meningococco. Ho girato tantissime farmacie per trovare quell’antibiotico perchè nella nostra zona era diventato introvabile».

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