Il commissario Orfini in periferia: "Pd a lezione di anticorruzione". Ma Buzzi era alla cena di finanziamento | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Il commissario Orfini in periferia: “Pd a lezione di anticorruzione”. Ma Buzzi era alla cena di finanziamento

– E al Laurentino 38 spuntò l’idea delle ‘Frattocchie dell’anticorruzionè. Il Pd romano prova a ricominciare dalla periferia difficile e il commissario Matteo Orfini si ricollega alla storica scuola di formazione del Partito comunista. «Abbiamo bisogno di dare ai consiglieri comunali gli strumenti per contrastare la corruzione – dice – e quindi organizzeremo corsi di formazione su questo». Però afferma netto che Mafia Capitale «comincia con l’elezione di Gianni Alemanno a sindaco», ora «indagato per associazione mafiosa». Mentre «il nostro sindaco deve ascoltare il prefetto che gli chiede di andare in giro con la scorta – aggiunge Orfini -. Noi siamo orgogliosi di Marino e Zingaretti». Al centro culturale ‘Elsa Morantè, nel quartiere noto nella capitale per i ponti di cemento che si susseguono scanditi da numeri romani, arriva il presidente democratico. Mandato da Matteo Renzi a fare ordine dopo il ciclone dell’inchiesta. «È giusto che il Pd torni in strada – dice l’ex ‘Giovane Turcò Orfini nel suo intervento -, senza avere paura tra la gente». «Il Pd di Roma in questi anni è stato segnato da un’infinita guerra tra bande – accusa -, che si organizzavano non sulla politica ma sulla lotta di potere. Un partito del genere ha preso in ostaggio migliaia di militanti, di iscritti e di elettori che tutti i giorni mettevano impegno e passione per costruire nei circoli un partito degno di questo nome». I circoli, uno dei punti chiave. Orfini dice che sarà l’ex ministro Fabrizio Barca a farne la mappatura. «Dovremo valutare uno per uno la capacità d’iniziativa politica, capire cosa fanno e cosa sanno fare – spiega Orfini -. Bisogna aiutarli a capire come si ricostruisce un partito, come si sta insieme, e in alcuni casi segnalare quei circoli che sono già un’eccellenza». E nessun consigliere o parlamentare dovrà più pagare l’affitto di un circolo, che deve essere «libero», dice il presidente Dem. E non è tutto. «Chiederò lo stato patrimoniale aggiornato e dettagliato a tutti gli eletti – promette il commissario del Pd romano -. Dobbiamo avere massima trasparenza. Se lo stato patrimoniale di qualcuno aumenta in modo strano allora c’è qualcosa che non va e bisogna capire cosa è successo». E poi la promessa strappata al sindaco Ignazio Marino di dimezzare le 23 Commissioni comunali entro Natale. Un regalo simbolico a Roma. Alla cena di finanziamento del Pd all’Eur erano presenti Salvatore Buzzi e Carlo Maria Guarany, coinvolti nell’inchiesta Mafia capitale. Lo confermano fonti del Nazareno che, dopo aver effettuato verifiche, aggiungono che per la Cooperativa 29 giugno c’erano anche Claudio Bolla e altre due persone, che non hanno rilasciato la liberatoria per divulgare i loro nomi ma che, «allo stato, paiono estranei all’inchiesta». La cooperativa – affermano dal Pd – non è però in alcun modo tra i contribuenti del Pd nazionale, ma tra quelli del Pd Roma.

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