Mafia capitale, il prefetto Pecoraro: "Ipotesi commissariamento appalti. Scioglimento? Spero di no" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale, Pecoraro: “Ipotesi commissariamento appalti. Scioglimento? Spero di no”

Il prefetto di Roma risponde anche su Buzzi: "Non sapevo chi fosse". Tre le persone che faranno parte della commissione che controllerà dipartimenti e i municipi

«Ho incontrato Cantone: ci potrebbe essere una richiesta di commissariamento degli appalti se Cantone lo riterrà». Lo ha detto il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, in audizione davanti alla Commissione Antimafia.  Pecoraro ha accusato il fatto che nell’ambito dei «Comuni i controlli non vengono fatti, nè ci sono nelle Regioni. L’unico controllo è quello della Corte dei Conti. Dobbiamo rivedere l’ordinamento dello Stato – ha proseguito il prefetto – e degli enti locali. Ora faremo i controlli che andavano fatti prima, ma probabilmente arriveremo tardi».

Pecoraro ha accusato il fatto che nell’ambito dei «Comuni i controlli non vengono fatti, nè ci sono nelle Regioni. L’unico controllo è quello della Corte dei Conti. Dobbiamo rivedere l’ordinamento dello Stato – ha proseguito il prefetto – e degli enti locali. Ora faremo i controlli che andavano fatti prima, ma probabilmente arriveremo tardi».

«A Roma ci sono esponenti di tutte le mafie» interessate al commercio, all’edilizia, alla ristorazione: lo ha detto il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, davanti all’Antimafia. «C’è una connivenza tra loro e con esponenti della criminalità locale interessata al traffico di stupefacenti, alle rapine e all’usura. Solo nel 2014 la Gdf ha sequestrato beni per 1 miliardo e confiscato beni per 80 milioni più 99 milioni di sequestri destinati alla confisca».

– «Entro fine settimana verranno resi noti i nomi delle tre persone che faranno parte della commissione di accesso e verranno controllati tutti i dipartimenti e i municipi: l’auspicio è che non si trovi traccia di infiltrazioni, altrimenti la soluzione non auspicabile è lo scioglimento per mafia del Comune. Ci auguriamo non avvenga». Lo ha detto il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro davanti all’Antimafia.

«Ho ricevuto Buzzi, neanche sapevo chi fosse. Mi ha chiamato il dottor Letta dicendomi di riceverlo. Siamo senza paracadute, chiunque può venire da me come da voi». Così il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, davanti all’Antimafia. «Odevaine è sempre stato vicino alle istituzioni, partecipava alle riunioni del comitato per l’ordine e la sicurezza. Ancora oggi non riesco ad immaginare di Odevaine una cosa del genere». «Sapendo perchè veniva Buzzi, ho detto no, perchè non avevo bisogno di quel che proponeva», ha proseguito il prefetto. Che ha spiegato che Buzzi gli ha proposto 100 appartamenti a Castelnuovo di Porto dove sistemare gli immigrati. «Ma un paesino di poche anime che già ha il Cara non poteva ospitare certo 10mila immigrati, era assurdo. Quindi ho detto no». Pecoraro ha spiegato di aver chiesto l’accesso agli atti, per altri motivi, per le cittadine di S. Oreste, Castelnuovo di Porto, Sacrofano e Morlupo.

«Abbiamo segnali di sfruttamento di persone» in emergenza abitativa: lo ha detto il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, in audizione davanti all’Antimafia. «Bisogna distinguere tra chi lotta veramente per la casa e chi utilizza gli sfrattati per fini speculativi. A Roma sono 7-8 mila le persone che occupano gli immobili e 5 mila gli sfratti ogni anno. Il problema va affrontato prima che diventi vittima di associazioni criminali».

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