Il Pd fa quadrato su Marino ma tutti pensano alle elezioni. Santori: “Si voti”. Popolari: “Rossi candidato”

«L’inchiesta della Procura di Roma ha messo in luce un’insopportabile situazione di malaffare nella Capitale. Vogliamo le elezioni per superare la grave situazione politica e istituzionale che si è creata in Campidoglio. Vogliamo alla guida della Città di Roma una persona in grado si assicurare moralità, legalità, efficienza e sicurezza. Siamo convinti che la persona migliore in grado di raggiungere questi obiettivi sia Domenico Rossi». Così l’assemblea organizzativa dei Popolari per l’Italia in corso di svolgimento al Centro congressi Cavour di Roma ha lanciato per acclamazione la candidatura dell’onorevole Domenico Rossi a sindaco di Roma. Rossi, generale di corpo di armata dell’Esercito, ricopre attualmente l’incarico di sottosegretario alla Difesa. «Questa Giunta vuole arrivare forse a mangiare il panettone ma non credo che questo martirio possa andare oltre. Con un Sindaco tutti i giorni in Procura, sbugiardato quotidianamente dai continui rapporti che la sua Giunta ha avuto, in continuità con le precedenti, con la cupola romana. Ora, nel momento in cui Marino pensa alla sua nuova squadra, da garantista dico al Sindaco che succede con l’Assessore Marinelli indagata per abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sugli scandali Circolo degli Artisti?». così in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio. «Cosa altro deve succedere? – si chiede – Ma quale nuova Giunta, si vada al voto, come prevedevamo Roma sta subendo uno stillicidio». Santori, con il comitato Difendiamo Roma ha superato le 50.000 firme per chiedere le dimissioni del sindaco Marino a sostegno della mozione di sfiducia denominata #Sgomma e presentata lo scorso 8 novembre in Campidoglio.