La Roma vince a Genova dopo un rosso, rigore parato e nervi tesi | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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La Roma vince a Genova dopo un rosso, rigore parato e nervi tesi

La Roma vince di misura la sfida con il Genoa al Ferraris grazie a una prodezza di Nainggolan e sfrutta al meglio il passo falso della Juventus in casa con la Samp portandosi a una sola lunghezza dai bianconeri. È grande la soddisfazione dei giallorossi, che temevano la trasferta in casa dei rossoblù e hanno invece faticato un pò meno del previsto. Un gol annullato nel finale a Rincon per un fuorigioco millimetrico fa discutere e arrabbiare i rossoblù. Sarebbe stato il pareggio, non immeritato, di un Genoa sempre vivo nonostante l’inferiorità numerica per gran parte della gara. Nel primo tempo il Genoa è infatti rimasto in dieci per l’espulsione di Perin, che ha steso Nainggolan in uscita (netto il rigore, meno la chiara occasione da gol), e nonostante una ottima gara ha ovviamente facilitato il compito degli uomini di Garcia. Il gol della vittoria è del migliore in campo, Nainggolan, che ha segnato sul finire del primo tempo mettendo una pezza al rigore che Ljajic non ha tirato molto bene e si è fatto parare dal vice di Perin, Lamanna, all’esordio in campionato. Al fischio finale tensioni tra Perotti e Holebas e calca sugli spalti sopra l’ingresso degli spogliatoi con urla contro la terna arbitrale guidata da Banti, mai piaciuto a Genova. Garcia ha giocato carte a sorpresa al momento di fare la formazione: fuori Totti e Destro e dentro Florenzi con Gervinho e Ljajic, Maicon in difesa con Yanga-Mbiwa, Astori e Holebas, Keita a centrocampo con Nainggolan e Pjanic. Gasperini, espulso nell’intervallo probabilmente per qualche parola di troppo, ha schierato la formazione prevista con Burdisso e De Maio in difesa insieme a Roncaglia e Antonelli, a centrocampo torna Rincon dopo lungo infortunio insieme a Bertolacci e Sturaro, davanti il trio Matri-Falque-Perotti. Il tecnico ha avuto una ottima risposta dai suoi che in dieci avrebbero potuto anche naufragare. Invece il Genoa ha confermato la sua forza, l’ottima organizzazione e la grande tecnica di molti giocatori. La Roma parte bene e mette subito in difficoltà gli avversari con due fughe di Gervinho. I giallorossi controllano il gioco e all’improvviso partono veloci con Ljajic in evidenza. Poche però le occasioni. La più grossa al 17esimo quando una doppia prodezza di Perin ferma in uscita prima Gervinho poi Pjanic. Il Genoa riesce a costruire alcune buone azioni in velocità con Perotti e Falque ma non mette mai in difficoltà De Sanctis. La Roma costruisce l’occasione d’oro al 29esimo: Pjanic libera in area Nainggolan, dribbling su Perin che lo falcia, rigore ed espulsione del portiere. Ma sul tiro non troppo angolato di Ljajic il sostituto Lamanna (entrato per Falque), festeggia il debutto in campionato parando in tuffo. La Roma riparte a testa bassa e al 40esimo segna il gol decisivo con Nainggolan in mezza rovesciata su cross di Maicon. Il Genoa in dieci fatica a uscire dalla metà campo, ma allo scadere del tempo mette in allarme l’avversario: Matri fugge solo in area ma tira debole sul recupero di un difensore e De Sanctis para. Nell’intervallo succede qualcosa nel tunnel mentre i giocatori e gli allenatori raggiungono gli spogliatoi. Probabilmente Gasperini protesta in modo troppo vivace è l’arbitro lo espelle. Nonostante il rosso, il tecnico prova a cambiare le carte: il Genoa inizia secondo tempo con Edenilson al posto di Matri e Perotti solo in attacco. All’inizio la squadra di Garcia controlla bene il gioco ma con il passare dei minuti il Genoa cresce e crea qualche grattacapo all’avversario. La Roma ha più occasioni per chiudere in contropiede la gara ma non le sfrutta per imprecisione e per i recuperi in extremis di Burdisso e compagni. Dalla tribuna dove Gasperini si è sistemato arriva il segnale per l’entrata di Pinilla al posto di De Maio. La carta è giusta e il Genoa riesce a mettere in apprensione la Roma con diversi cross in area. Gioca male ora la squadra di Garcia che mette Totti per Ljajic. Il finale è rossoblù ma Perotti sbaglia da buona posizione il tiro. Allo scadere l’illusione del pari. Banti annulla il gol di Rincon, la sfida scudetto fa di nuovo scintille.

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